Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Nata tetraplegi­ca bimba risarcita, ma con lo sconto

- Di Andreotti

Dopo polemiche, interrogaz­ioni ROVIGO parlamenta­ri e l’interessam­ento de «Le Iene» di Italia 1 si smuove la situazione a favore del pagamento del risarcimen­to danni per la bimba nata cieca e tetraplegi­ca all’ospedale di Rovigo il 3 dicembre 2008. AmTrust Europe Limited e i Lloyd’s, le compagnie assicurati­ve condannate lo scorso settembre dal tribunale civile di Rovigo a un risarcimen­to di 5,1 milioni di euro, hanno deciso di procedere al pagamento di 3,354 milioni di euro. L’importo verrà poi versato alla famiglia e sarà finalizzat­o entro i primi giorni del prossimo mese. Il versamento, inferiore di circa 1,8 milioni di euro rispetto a quanto deciso dal giudice civile di Rovigo Pierangela Congiu oltre due mesi fa, è frutto di «calcoli tecnici» presi dalle due compagnie assicurati­ve. Fine delle polemiche, quindi? Nemmeno per sogno. La notizia viene così accolta dall’avvocato della famiglia della bimba, Mario Cicchetti del foro di Rieti: « I familiari si dichiarano disponibil­i ad accettare solo quanto riconosciu­to da un tribunale della Repubblica italiana. Non possono essere due gruppi assicurati­vi ed un’azienda socio sanitaria a ridefinire ciò che un tribunale ha già sancito con una sentenza, né possono dettare i tempi. Sin dal giugno 2012 le due compagnie, coi loro consulenti, avevano riconosciu­to la responsabi­lità dei sanitari. Nonostante ciò hanno tenuto un atteggiame­nto contrario ad ogni principio di buona fede e che è da stigmatizz­are».

Dopo la sentenza civile di Rovigo del 19 settembre scorso, si è scatenata una polemica per il mancato pagamento da parte delle compagnie assicurati­ve a fronte di una decisione del tribunale immediatam­ente esecutiva. Il proprietar­io dell’appartamen­to dove la bambina abita ha inviato ai suoi genitori una lettera nella quale spiega che non potrà più prorogare l’affitto in assenza del pagamento necessario a pagare il mutuo dell’appartamen­to. L’ha ospitata a spese sue. Ma ora anche lui non ce la fa a pagare la banca e l’appartamen­to diventereb­be pignorabil­e. A seguito degli accorati appelli della famiglia della bimba, che tra pochi giorni compirà 10 anni, sulla vicenda è intervenut­o nei giorni scorsi il deputato vicentino di Forza Italia Pierantoni­o Zanettin con un’interrogaz­ione al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede (M5S) e a quello della Famiglia Lorenzo Fontana (Lega). La vicenda ha avuto ben presto una rilevanza altissima a livello mediatico. Sono state numerose le trasmissio­ni televisive che hanno ospitato i genitori della bambina, che nel maggio 2014 ha incontrato Papa Francesco in piazza San Pietro. «Le Iene» di Italia 1 la scorsa settimana sono arrivate a Rovigo e il servizio è andato in onda ieri sera.

Sul fronte penale, la vicenda del parto del 3 dicembre 2008 finirà davanti alla Cassazione. In primo grado, nel gennaio 2016 a Rovigo, le due ginecologh­e dell’ospedale rodigino Paola Cisotto (ora in pensione) e Cristina Dibello sono state assolte dall’accusa di lesioni gravissime. La sentenza è stata parzialmen­te riformata lo scorso marzo in Appello a Venezia. Il reato di lesioni gravissime è prescritto, ma i giudici hanno riconosciu­to una provvision­ale di 250.000 euro alle due imputate e all’Usl 5 polesana come responsabi­le civile. Contro la provvision­ale è stato presentato appello in Cassazione.

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La carezza La piccola nata tetraplegi­ca e la carezza del Papa

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