Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Paola Marini e monsignor Gasparini presidente e vice di Fondazione Roi
Voto in cda e subito al lavoro per il dopo Diamanti. Il nodo dell’azione contro Zonin
VICENZA Stavolta la fumata è bianca. Paola Marini è la nuova presidente del consiglio d’amministrazione di Fondazione Roi. Ieri si è infatti riunito il cda del principale ente di mecenatismo culturale della città, con all’ordine del giorno proprio la nomina delle due figure apicali: presidente e vice. I cinque membri del consiglio si sono espressi all’unanimità e hanno indicato nello scranno la consigliera Marini, 66 anni, specializzata in storia dell’arte medioevale e moderna all’università di Bologna, con alle spalle un lungo curriculum in campo culturale che comprende la direzione per 21 anni dei musei civici di Verona e per 3 anni delle Gallerie dell’Accademia di Venezia. Marini era stata cooptata due settimane fa come quinto componente del consiglio della Fondazione, per la verità non senza qualche discussione iniziale. Alla nuova presidente si affianca il ruolo di vice, ricoperto da monsignor Francesco Gasparini, già direttore del museo diocesano e membro del cda della Roi indicato dalla Diocesi vicentina.
Marini e Gasparini subentrano dunque a Ilvio Diamanti, ex-presidente, e Andrea Valmarana, ex-vicepresidente, che hanno terminato il loro mandato l’estate scorsa. A completare il quadro dei posti nel cda della Roi ci sono poi i consiglieri Giovanna Rossi di Schio indicata dal Fai (Fondo ambiente italiano), Paolo Menti in quota Accademia olimpica e Mauro Passarin, direttore dei musei civici del Comune e per questo membro di diritto in Fondazione.
In ogni caso, ora i lavori dell’ente fondato dal marchese Giuseppe Roi possono ripartire. Ieri, infatti, dopo il voto su presidente e vice, l’organo direttivo si è subito messo al lavoro, considerato che dallo scorso luglio, chiusura della presidenza Diamanti, il cda non era più stato convocato nel pieno dei suoi poteri. Oltre alla gestione del patrimonio e dei contributi a realtà e attività culturali in città, rimane in sospeso dalla precedente amministrazione anche la questione dell’eventuale azione di responsabilità nei confronti dei cda nel periodo 2009-2015, guidati dall’expresidente Gianni Zonin.