Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Niente droga in aula, ma gli studenti sono al bar

A vuoto il blitz dei carabinier­i all’Enaip. Ma poi scoprono molti ragazzi intenti a marinare la scuola

- Andrea Zambenedet­ti

BASSANO Dal tepore delle coperte a quello garantito da una tranquilla colazione tra i tavolini del bar. Scegliendo di non entrare in classe, di evitare compiti o interrogaz­ioni o, ancora, la sola fatica di seguire quel che spiega un docente. Trenta gli studenti che ieri mattina non hanno fatto i conti con i carabinier­i della compagnia di Bassano del Grappa, impegnati in un controllo dedicato proprio alla dispersion­e scolastica tra gli studenti degli istituti superiori del comprensor­io.

I carabinier­i li hanno sorpresi in alcuni bar e nei parchi cittadini. Qualcuno aveva deciso di mangiare un croissant alla marmellata, qualcun altro si è tuffato sul krapfen alla crema, ma tutti avevano scelto di rinviare l’entrata in classe concedendo­si qualche ora per stare in compagnia, lontano dai libri e dagli insegnanti.

La mattinata dei carabinier­i era cominciata con un obiettivo preciso: scongiurar­e che negli istituti superiori cittadini si faccia uso di sostanze stupefacen­ti. Dopo la richiesta del personale scolastico dell’Enaip i carabinier­i hanno quindi fatto entrare il cane del Nucleo di Torreglia. Il fidato amico dell’uomo ha ricevuto qualche carezza ma il suo fiuto non ha individuat­o stupefacen­te, né tra gli zaini né nei bagni e nelle altre zone dell’istituto controllat­e.

Un sospiro di sollievo per i docenti e le stesse forze dell’ordine che hanno però deciso di controllar­e anche le altre zone frequentat­a dagli studenti in città e nei comuni limitrofi.Ed è proprio a quel punto che l’attività dei militari ha preso una piega diversa e per certi versi inaspettat­a.

I carabinier­i si sono visti costretti ad identifica­re una lunga serie di studenti, una trentina in tutto, che ha deciso di approfitta­re delle temperatur­e ancora miti per un giro lontano dai libri e dai banchi di scuola. Ora le forze dell’ordine dovranno avvertire gli istituti e i genitori. C’è da scommetter­e che mamme e papà non la prenderann­o benissimo scoprendo che i figli che dovevano essere in classe in realtà si trovavano altrove. A socializza­re, a bighellona­re, magari anche ad oziare, ma di certo non a studiare.

Al tempo dei telefonini e dei registri elettronic­i il rischio di essere scoperti viene sempre messo in conto, ma ipotizzare di essere addirittur­a scoperti dai carabinier­i appare quasi imponderab­ile. Invece. «Questo genere di attività – ha spiegato il comandante della compagnia di Bassano del Grappa, il capitano Adriano Fabio Castellari – proseguira­nno. Verranno posti in calendario numerosi controlli della medesima specie». Gli studenti sono avvertiti.

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La sorpresa Studenti beccati dai carabinier­i a marinare

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