Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Poco ferro sotto l’asfalto della A31 sud, sei a processo per frode allo Stato e truffa
VICENZA Meno ferro di quanto previsto dal capitolato sotto al manto dell’autostrada Valdastico sud e nei sostegni di un tratto dell’arteria. In particolare nel settimo lotto, ad Agugliaro: quattro chilometri in parte in trincea. Per l’accusa sarebbe stato impiegato un 5% in meno di ferro (poi rivenduto illegalmente a una ditta vicentina) rispetto a quanto previsto dal progetto, e cioè 65 tonnellate di ferro d’armatura per chilometro lineare, per un controvalore di oltre 36mila euro. Un presunto danno di cui la l’Autostrada Brescia-Padova spa ora potrebbe chiedere il risarcimento. Sono sei le persone che si dovranno presentare a processo dal 18 febbraio, accusate a vario titolo di frode in pubbliche forniture, truffa ai danni dello Stato e ricettazione. Il giudice Roberto Venditti le ha infatti rinviate a giudizio. Si tratta di Antonietta Taddeo, legale rappresentante della Costruzioni Generali Vacca Fabio & C. di Isernia; Fabio Vacca, socio di maggioranza e amministratore di fatto; Fabio Fantozzi, responsabile del cantiere; Antonello Cifelli, socio di minoranza. Oltre a Mario e Romina Cestaro, di Vo’ e Noventa, legale rappresentante il primo e dipendente della Euganea Rottami Spa di Orgiano la seconda, che avrebbe preso parte alle trattative per gli acquisti di materiale ferroso proveniente dal cantiere. L’inchiesta era stata aperta dopo un esposto di un operaio e portata avanti dalla guardia di finanza, coordinata dal sostituto procuratore Hans Roderich Blattner. Sotto la lente era finita la Costruzioni generali Vacca, che tra giugno 2012 e giugno 2013 aveva lavorato in subappalto per il cantiere dell’A31 e che, secondo l’accusa, non avrebbe rispettato il capitolato, risparmiando sui materiali ferrosi nel sottofondo e nei pilastri, truffando così la Società Autostrade. Quanto ai due della Euganea Rottami, rispondono di ricettazione, accusati di aver acquistato o ricevuto le tonnellate di ferro sottratte dal fondo dell’autostrada, pur conoscendo la provenienza illecita del materiale.