Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

«Acapulco», il viaggio di nonna Nilla che non si arrende all’età

- (Silvia Moranduzzo)

La vita termina con la morte? O con la fine del desiderio? La risposta a domande così delicate tentano di darla due giovani artisti, Mele Ferrarini e Mila Vanzini nel loro spettacolo teatrale «Acapulco», in scena domani alle 19 al teatro Carichi sospesi di Padova. Racconta di nonna Nilla, anziana signora bolognese che passa gli ultimi anni della sua vita in una casa di riposo. Attorno a lei gravitano vari personaggi: il direttore mai contento, l’infermiere gay del quale la nonnina si innamora, un anziano bibliofilo invaghito di lei e un signore che ha perso la ragione. Non manca la Morte che cerca di portarla con sé. Ma non ci riesce perché Nilla è aggrappata alla vita e c’è una cosa che sogna da sempre: un viaggio ad Acapulco. In un mix calibrato di realtà e fantasia, di momenti lucidi e nonsense, Ferrarini e Vanzini esplorano il tema della vecchiaia. «Nilla è un personaggi­o universale, che potrebbe rappresent­are tutti i nonni che sono alla fine della loro vita ma non per questo devono smettere di vivere. A 70, 80 o 90 anni non si smette di sognare e finché non si smette di sognare si è vivi» spiega Ferrarini. Lo spettacolo al teatro Carichi sospesi è gratuito ma riservato ai soci Arci. Per chi non avesse la tessera si può acquistare la sera stessa al costo di dieci euro.

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