Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
De Magistris: «L’autonomia divide il Paese»
Il sindaco di Napoli bacchetta Di Maio: è uomo del Sud, non dovrebbe dare più soldi alle Regioni ricche
PADOVA Sul sito di Dema, acronimo del suo nuovo progetto politico «Democrazia e autonomia», il sì all’autonomia del Veneto pronunciato a Spresiano (Treviso) dal vicepremier Luigi Di Maio viene definito addirittura «gravissimo». E anche se ieri ha usato parole diverse, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha confermato la sostanza, bollando la richiesta del Veneto come un’iniziativa che «va a dividere il Paese» e invitando Di Maio a proporre «un modo diverso di intendere l’autonomia».
L’occasione è arrivata a margine del confronto col filosofo Umberto Curi sul tema «L’Europa e le città», organizzato a Padova da Coalizione civica, movimento che sostiene una giunta di centrosinistra guidata dal Pd. La posizione di De Magistris è nota, considerando che in passato il primo cittadino partenopeo aveva firmato una petizione «contro la secessione dei ricchi» che chiamava in causa proprio Veneto e Lombardia. A ravvivare il dibattito ha provveduto proprio Di Maio, che lo scorso weekend ha approfittato di una visita a Spresiano per rompere gli indugi e dire che «l’autonomia del Veneto si deve dare il prima possibile», promettendo che la questione approderà in consiglio dei ministri a dicembre. «Ricorderei a Di Maio, che è uomo del Sud, che bisognerebbe ricostruire l’Italia con una spinta di riscatto creando coesione, valorizzando tutte le autonomie e le differenze. Invece - ha detto ieri De Magistris - mi sembra che ci sia un’esclusiva concentrazione a riflettere sull’autonomia di due regioni. Io sono un convinto sostenitore delle autonomie, ma credo molto più a quella delle città che a quella delle Regioni. Le Regioni sono anche grandi dispensatori di risorse pubbliche che spesso si perdono in mille rivoli e non vanno a raggiungere gli obiettivi nell’interesse delle persone».
Riguardo all’apertura di Di Maio, De Magistris ha commentato: «Sembra sempre che facciamo delle opzioni che vanno a dividere il Paese. Rispetto le scelte fatte da Veneto e Lombardia, dove il voto è stato indiscutibile: forse è venuto il momento di capire che nel nostro Paese c’è voglia di autonomia, di un’Italia che riparte senza discriminazioni. Basta con leggi che certe volte sostengono di più chi è ricco e meno chi è povero. Di Maio farebbe bene a farsi garante di un modo diverso di intendere l’autonomia».
Secondo De Magistris, l’autonomia potrebbe produrre delle distorsioni: «Da un lato si attribuisce potere con materie nuove e poi dall’altro il presidente della Regione continua a chiedere ogni volta le risorse allo Stato, come quando c’è una calamità naturale. Nel complesso - osserva il sindaco di Napoli - andremo a rilevare una divisione forte del Paese, cioè che per alcune Regioni come il Veneto c’è una corsia preferenziale e altre Regioni invece restano in una cornice dove le cose non vanno bene. Al Sud c’è molta sofferenza verso leggi inique che danno più risorse alle Regioni ricche». Infine, una battuta sul nuovo progetto: «Non ci rivolgeremo solo alla sinistra del Pd».
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Luigi De Magistris
Sostengo l’autonomia ma quella delle città, non delle Regioni, che dispensano soldi in mille rivoli