Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Nuova sala operatoria multimediale «Partnerschip pubblico-privato»
Catena di imprenditori locali l’ha co-finanziata. Inaugurazione col presidente Zaia
BASSANO Una sala operatoria integrata e multimediale, adattabile a tutte le specialità e procedure chirurgiche, in particolare quelle molto complesse. Oltre alla flessibilità d’uso delle tecnologie biomedicali nei diversi ambiti chirurgici, consente al personale di richiedere consulti o informazioni direttamente dal tavolo operatorio e di coordinare e monitorare ogni dispositivo, compresi videocamere ed endoscopi, ottimizzando i tempi. La struttura innovativa, che si avvale del sistema 3D, è in funzione all’ospedale San Bassiano, già dotato dell’ultimo modello del robot Da Vinci, il più evoluto sistema per la chirurgia mininvasiva. Nei giorni scorsi la nuova sala ha ospitato due interventi in laparoscopia, seguiti in diretta da migliaia di chirurghi di mezzo mondo. Un’eccellenza che fa scuola e di cui il San Bassiano va orgoglioso.
Secondo Antonio Celia, direttore del Dipartimento di Chirurgia e Urologia, nel 2019 la sala multimediale potrebbe essere impiegata in circa 2mila interventi di chirurgia robotica. Ieri il taglio del nastro con il governatore Luca Zaia, i sindaci dell’Usl 7 Pedemontana, i primari e gli imprenditori che hanno contribuito all’acquisto. La sala è espressione di una collaborazione pubblico-privato: da un lato l’Usl 7, che continua a investire sull’innovazione tecnologica «per rispondere in maniera veloce ed efficace ai bisogni della comunità», come ha sottolineato il commissario Bortolo Simoni; dall’altro una cordata di 40 imprenditori locali che hanno creato la onlus «Elios» e co-finanziato il nuovo spazio con 441mila euro, su un totale di 520mila (il resto l’ha messo l’Usl). A guidare il pool di industriali bassanesi è Renato Campana, che dice: «Ce la metteremo tutta per sostenere altri progetti». «Per il futuro la Regione corrisponderà la stessa cifra che questi illuminati imprenditori destineranno ad altre iniziative — ha annunciato Zaia —. Hanno il merito di avere una visione sociale oltre che economica della comunità».
La sala operatoria è stata benedetta da monsignor Liberio Andreatta e intitolata alla memoria di Ercole Costa, già sindaco di San Nazario e ultimo presidente dell’ospedale cittadino, prima della nascita delle aziende sanitarie. L’inaugurazione è stata l’occasione per allargare l’obiettivo sui punti di forza e di criticità della sanità veneta. A cominciare dalla cronica carenza di medici evidenziata da Robertino Capozzo, presidente della Conferenza dei sindaci dell’Usl 7. «Una situazione di cui siamo consapevoli, ma indipendente dalla nostra volontà — ha replicato il governatore — servono più specialisti e non ce ne sono. La speranza è che il governo intervenga con provvedimenti urgenti e permetta l’assunzione dei neolaureati. Ai cittadini chiedo di rispettare queste figure e di non considerarle un nemico. La sanità veneta è una macchina complessa, fatta di
68 ospedali e 54mila dipendenti: costa 9 miliardi e
360mila euro l’anno, di cui 70 milioni investiti in macchinari. E’ un’eccellenza italiana e tra le prime al mondo, con il privato che si attesta sul 12%». Zaia deve poi sostituire l’assessore Luca Coletto, nuovo sottosegretario alla Sanità. Sta valutando se redistribuire le cariche all’interno della giunta — la Sanità potrebbe passare all’assessore Manuela Lanzarin, di Rosà, che manterrebbe anche il Sociale — o se nominare un nuovo componente.
” Zaia Industriali illuminati, che hanno una visione sociale della comunità
” Campana Ce la metteremo tutta per sostenere altri progetti