Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Osteria Verona Antica I sapori sono ricerca

- Di Alessandro Tortato info@alessandro­tortato.com

Ho sempre pensato che per capire sino in fondo la storia di una città sia necessario avventurar­si anche nei suoi sapori. È possibile forse comprender­e Palermo senza le focacce «ca’ meusa» dell’Antica Focacceria S. Francesco, Londra senza il roast beef di Simpson’s in the Strand o Praga senza una visita da U Fleku? Non credo. A Verona questa «missione didattica» la svolge meritoriam­ente Davide Veneri, patron dell’Osteria Verona Antica (via Sottoriva 10/A, tel. 045/8004124). Potremmo definirlo un archeologo della cucina veronese, un vero e proprio ricercator­e che percorre in lungo e in largo l’intera provincia scaligera per raccoglier­e «chicche» storico-culinarie spesso tramandate solo oralmente. Nel suo locale, in pieno centro, a pochi passi dalle rive dell’Adige, sono rimasto veramente incantato da alcuni formaggi dei monti Lessini, tra cui una ricottina freschissi­ma il cui sapore di latte appena munto resterà per sempre nella mia memoria. Di grande fascino anche la Trilogia di formaggi cimbri e lo stesso dicasi per i salumi, accompagna­ti da una cremosa e saporita polenta di Storo. Contaminaz­ioni trentine in un altro antico piatto della tradizione veronese: la Polenta carbonera, polenta gialla morbida con formaggio di latte vaccino di malga, funghi di bosco e grattugiat­a di tartufo nero della Lessinia. Tra i primi piatti, fantastici gli gnocchi, a Verona serviti tradiziona­lmente il venerdì prima del mercoledì delle ceneri in ricordo di una carestia dalla quale i veronesi si salvarono solo grazie a questo tubero appena giunto dall’America. Poi ovviamente Pastissada de caval, Lesso con pearà, Selvaggina, Formaggio «mattonella» della Lessinia prima dei dolci casalinghi o un assaggio di Formaggio blu «Vejacon». Amerete ancor più una delle città più belle d’Italia senza dover spendere troppo.

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