Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Il M5S: «Pfas, banche, rifiuti ma per lui va tutto bene» Il Pd: «Povertà in aumento»

- Ma. Bo.

VENEZIA Il più duro è «l’alleato» Jacopo Berti del Movimento Cinque Stelle: «Zaia ci racconta un Veneto che non esiste. Parla di Regione al top nella sanità ma siamo sesti nel 2010, decimi nel 2016, settimi tra le Regioni benchmark. E poi non dice nulla sulle 48 mila ricette falsificat­e dall’Usl di Venezia, uno scandalo nazionale, sulle 350 mila persone colpite da Pfas, sui project in sanità, i più scandalosi della storia, sulle discariche abusive che si scoprono di giorno in giorno, con la mafia che ci costruisce sopra il suo business. L’ambiente? Abbiamo approvato una legge contro il consumo del suolo che sarà efficace dal 2050! E vogliamo parlare del crack delle banche, veneti che fregano i veneti? La narrazione del “va tutto benissimo” di Zaia, con massime da catechismo come “solo i pessimisti non fanno fortuna”, ha stancato. Sia più umile, inizi ad ascoltare anche i suggerimen­ti dei consiglier­i di minoranza, che non sono tutti cretini». Zaia, però, guarda il cellulare insieme al vice Gianluca Forcolin e poi, all’uscita, liquida l’ex capogruppo M5S con un’alzata di spalle e una risata amara: «Eh, Berti... lasciamo stare va». E meno male che a Roma governano insieme.

Più disteso, invece, l’incontro con il dem Graziano Azzalin (ci scappa pure una foto ma Azzalin rifiuta il fazzoletto verde che un leghista tenta di infilargli nel taschino), che pure in aula non gliene risparmia: «Da lui non è arrivata alcuna risposta, solo la conferma che questo consiglio non conta niente. E la Lega accetta in silenzio qualsiasi imposizion­e. Al di là dell’informativ­a utile sui danni provocati dal maltempo, il governator­e ha eluso le domande principali. Perché la Regione ha trovato i soldi per la Pedemontan­a e non per le montagne e i boschi? Si ritiene che il rischio di non completare una strada sia per caso più grave? Non ci è stato spiegato perché il bilancio non preveda niente per il dramma che ha colpito i territori montani e costieri». E Piero Ruzzante di Leu chiede che si torni a Rocca Pietore «per un coniglio straordina­rio dedicato alla montagna».

Fuori da Palazzo Ferro Fini la Cisl protesta per il ritardo della riforma delle Ipab, attesa da vent’anni, e il capogruppo del Pd Stefano Fracasso legge sotto tutt’altra luce la scelta della Regione di non applicare l’addizional­e Irpef: «Veneto tax free, certo, ma a vantaggio di chi? Negli ultimi dieci anni i veneti a rischio povertà sono aumentati di 140 mila unità, mentre continua ad ampliarsi la forbice tra il 20% più povero e il 20% più ricco della popolazion­e: dieci anni fa quest’ultimo guadagnava 3,8 volte più del primo; ora siamo a 4,3 volte».

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Partito democratic­o Graziano Azzalin

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