Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Sanità, in arrivo altre tre residenze Sereni Orizzonti si espande in Veneto
VENEZIA Tre nuove Residenze sanitarie assistenziali (Rsa) per la friulana Sereni Orizzonti in Veneto: in provincia di Venezia spiccano Marcon, dove saranno in consegna nei prossimi giorni 120 posti letto, a cui si aggiungono i lavori già in corso a Cinto Caomaggiore per la realizzazione di una struttura anch’essa da 120 posti letto rivolta a persone non autosufficienti e per la quale è prevista la chiusura del cantiere per marzo 2019. Non è finita, dato che è di questi giorni la vittoria da parte di Sereni Orizzonti del bando a San Biagio di Callalta, nel Trevigiano, dove il prossimo anno verranno avviati i lavori per una terza residenza dedicata alla terza età. Il Gruppo friulano è già presente in Veneto con la Rsa di Torre di Mosto, aperta nel marzo di quest’anno, nel padovano con il Centro Servizi Pna di Bovolenta e con le gestioni in concessione della Rsa di Conselve e, nella provincia di Treviso, della Rsa San Giuseppe sita a Follina.
Sereni Orizzonti è uno dei primi tre gruppi italiani nell’ambito della costruzione e gestione di strutture residenziali per anziani, un settore questo che conosce una forte espansione anche per effetto della crescita dell’aspettativa di vita media. «Le nostre sono strutture di cure intermedie e propongono una soluzione appropriata in termini di tutela sanitaria senza dover ricorrere al ricovero nosocomiale« sostiene Massimo Blasoni, azionista di riferimento del Gruppo. «I nostri 5.000 posti letto sono distribuiti nel nord del Paese e suddivisi fra 85 residenze che occupano quasi 3.000 lavoratori. Abbiamo un piano di investimenti per oltre 180 milioni di euro nel biennio e la prospettiva di costruire 34 residenze su tutto il territorio nazionale, raddoppiando così l’attuale numero di posti letto entro il 2021. La crescita da ormai 5 anni supera il 30% per ogni singolo esercizio mantenendo elevata anche la redditività. Siamo, però, orgogliosi - conclude Blasoni- dell’alto livello delle prestazioni rivolte agli anziani e dell’importante ricaduta occupazionale, di cui la grande maggioranza rappresentata da donne».