Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Anna, una seconda autopsia per incastrare l’ex
Disposti ulteriori esami e la prova dello «stub». La guardia dal carcere: «Non l’ho uccisa io»
Slitta il funerale Ai nuovi accertamenti potrà assistere uno specialista di parte. Il nodo premeditazione
MARANO VICENTINO Il funerale deve attendere, ci sono ulteriori accertamenti - come una nuova autopsia - necessari agli inquirenti per raccogliere quanti più elementi possibili sulla morte di Anna Filomena Barretta, per mettere a fuoco l’intero quadro probatorio che si sta delineando a carico dell’ex marito Angelo Lavarra, in carcere con la pesante accusa di omicidio volontario.
Erano due settimane esatte ieri che la 42enne, cassiera del supermercato Carrefour, è stata trovata senza vita, con un colpo di pistola alla nuca, nella casa di Marano Vicentino. Una tragedia opera, secondo una serie di «elementi oggettivi» raccolti, dell’ex compagno, metronotte, che ne avrebbe inscenato il suicidio e che insiste a professarsi innocente anche dal carcere: «Non ho sparato io ad Anna, non l’ho uccisa io». Eppure ci sarebbe ancora da scavare, per ricostruire le ultime ore di vita della donna e per capire inoltre se possa esserci stata una sorta di premeditazione da parte della guardia giurata, geloso al punto da controllare anche le telefonate alla compagna, ex da appena un mese. Premeditazione che, se fosse provata, aggraverebbe la posizione del 44enne. I carabinieri di Vicenza stanno infatti affrontando la seconda parte delle indagini. Anche attraverso la prova dello stub, effettuata non solo sulle mani dell’uomo ma anche della donna, a caccia di eventuali tracce di polvere da sparo. E attraverso le analisi dei vestiti di entrambi, con le macchie di sangue che potrebbero dare alcune risposte. Elementi probatori potrebbero arrivare anche da una nuova autopsia, o meglio dagli ulteriori approfondimenti medico-legali visto che un’autopsia c’è già stata e aveva evidenziato come la donna non fosse morta per un colpo in bocca, bensì dietro la testa. E già questo, gesto insolito per uno che vuole togliersi la vita, aveva potenziato i primi sospetti. Detto che con questi nuovi esami medico-legali, irripetibili, sarà data la possibilità a Lavarra di partecipare nominando un suo specialista. Cosa che non aveva potuto fare con la prima autopsia, non essendo ancora indagato. E solo al termine di questi esami il pm Luigi Salvadori rilascerà il nullaosta per i funerali, che si celebreranno probabilmente a Marano e non nel Tarantino, provincia di origine della donna. Nel frattempo Marano si stringe attorno alle due figlie della coppia.