Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
San Vito chiede l’ecocentro «Bisogna individuare l’area»
La giunta incontra i residenti. Polemica sui profughi
BASSANO Il servizio di raccolta dei rifiuti da potenziare, la viabilità da mettere in sicurezza, il futuro della ventina di richiedenti asilo che da quasi tre anni vive i una casa di via Monte Sabotino, il contenimento dell’altezza delle nuove edificazioni o ristrutturazioni. Sono stati i principali temi discussi l’altra sera nell’incontro pubblico tra gli abitanti di San Vito e il Comune. Organizzato dal Consiglio di quartiere appena rinnovato, ha portato a galla alcune criticità del rione più popoloso. Tra le richieste alla giunta — c’era quasi tutta — un ecocentro a servizio dell’area a nord della città. Sollecitato più volte dall’opposizione, sarebbe fattibile.
Ma dove? «Il problema è individuare il luogo in cui costruirlo — ha spiegato Roberto Campagnolo, assessore alla Cura urbana — nessuno lo vuole vicino a casa. Stiamo ragionando con il vicino Comune di Romano d’Ezzelino, interessato al progetto, che potrebbe coinvolgere pure la frazione di San Giuseppe».«Sul fronte della viabilità, chiediamo la messa in sicurezza dell’accesso alla scuola prima Giardino e dell’incrocio tra le vie Maello e San Giovani Bosco, spesso teatro di incidenti anche gravi — ha detto Ezio Calmonte, presidente del Comitato di quartiere —. Servono poi marciapiedi e passaggi pedonali sulle principali arterie a nord ed è indispensabile sanare la situazione del sottopasso tra via Monte Spiloncia e via Torreselle, che si allaga e diventa inagibile ad ogni pioggia». Per il consiglio di San Vito sarebbe da rivedere la situazione dei circa 20 profughi ospitati in una palazzina: «Andrebbero ridistribuiti sul territorio comunale».
San Vito Il problema dei rifiuti è una criticità