Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
I commercianti protestano intanto l’assessore leghista litiga con la Regione
VICENZA «Si rischia il caos, ma soprattutto rischiano di rimanere soffocate le attività economiche all’interno della zona rossa vietata ai veicoli inquinanti». Si leva la voce dei commercianti di Vicenza contro le misure anti-smog predisposte dal Comune. Confcommercio prende infatti una posizione netta sull’ordinanza che impone il blocco – fino a lunedì – anche delle auto diesel euro 4 . «Per i livelli di inquinamento sembra essere un palliativo – dichiara il presidente di Ascom Vicenza, Sergio Rebecca – mentre può avere enormi costi economici per le imprese del terziario, in particolare quelle del centro storico, dove i divieti sono in vigore. Serve una valutazione sugli orari, magari creando una finestra per facilitare il commercio, e sulle aree di interdizione, perché la mappa dei divieti scaricherà tutto il traffico dei veicoli bloccati sulle grandi arterie di scorrimento, dove tra l’altro sono posizionate le grandi strutture di vendita». Insomma la posizione di Confcommercio è chiara e punta alla creazione di «un tavolo con le categorie economiche per mitigare questo blocco».
Ma assieme alle critiche dei commercianti, ieri sul tema delle misure anti-smog è andato in scena anche un botta e risposta tutto interno alla Lega fra il segretario cittadino e assessore allo Sport, Matteo Celebron, e l’assessore regionale all’Ambiente, Gianpaolo Bottacin. Motivo di discussione è stato un post scritto dallo stesso Celebron sulla propria pagina Facebook: «Il blocco delle auto nel capoluogo – scrive l’assessore – è frutto di una decisione presa un anno fa tra governo e Regioni, ai sindaci spetta solo applicare quanto deciso». Pochi minuti dopo la replica di Bottacin: «Non è così le amministrazioni comunali possono porre limitazioni ma non è un obbligo». Dunque il dibattito tutto digitale con le contro-repliche di Celebron («È il sindaco che si prende la responsabilità e il cittadino medio che non può permettersi un’auto nuova però può solo subire la scelta») e i nuovi commenti di Bottacin («La Regione non ha posto alcun obbligo di limitare il traffico. Rovigo non l’ha fatto. E comunque il traffico incide in minima parte sulle emissioni«).