Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Prostituzione e fatture di aziende inesistenti giro di soldi in nero da quasi cinque milioni
Operazione «Lucky Flats», la guardia di finanza chiude le indagini. Due nei guai
BASSANO Fatture false per 4 milioni e 600 mila euro in due anni. La guardia di finanza ha concluso le indagini dell’operazione «Lucky Flats», che a marzo aveva portato all’arresto del 52enne Massimiliano Mastroianni, di Riese Pio X (Treviso), e di Claudio Fiorese, 47enne di Bassano. I due sono accusati di aver di fatto gestito quattro «cartiere», intestate ad altrettanti prestanome, col duplice fine di emettere fatture false a beneficio di aziende del Nord Italia oltre che di gestire un giro di prostituzione con quaranta prostitute e transessuali.
Le indagini dei finanzieri indicano come Fiorese e Mastroianni fossero i reali organizzatori delle frodi fiscali. I militari ora ritengono di essere riusciti a dimostrare le responsabilità dei due anche in ambito amministrativo, aspetto che permetterà di recuperare le imposte evase e comminare le relative sanzioni. I titolari formali di tre delle cartiere - aziende individuali - sono stati individuati in Luigi Berantelli, Eros Stimamiglio e Claudio Grefosi. La quarta era la Pavin Impianti di Denis Pavin, 45enne bassanese, pure lui arrestato a marzo con Fiorese e Mastroianni.
Le quattro aziende fasulle avrebbero evaso Iva per quasi 800mila euro, inoltre non ne avrebbero versata per 130mila euro.
Le Fiamme Gialle guidate dal colonnello Crescenzo Sciaraffa e dal capitano di Bassano Michele Piazzolla hanno inoltre constatato redditi derivanti da proventi illeciti per quasi 350mila euro: il tutto è stato segnalato agli uffici finanziari preposti, per la tassazione. I militari ora procederanno ad un ultimo passaggio dell’indagine, la verifica sulle aziende che nei due anni contestati hanno avuto ampi benefici dalle fatture false emesse dalle cartiere.
L’indagine, nelle scorse settimane, ha portato i militari anche ad accertamenti su una quinta azienda che si ritiene fosse di fatto impiegata da Fiorese, la B&B Immobiliare: i militari hanno sequestrato due appartamenti di Cassola posseduti dall’immobiliare, gli inquilini sono rimasti all’interno in quanto ignari di tutto e affittuari con regolare contratto d’affitto.
I finanzieri ritengono che Fiorese utilizzasse l’immobiliare come una sorta di «biglietto da visita» formale per occultare il giro di fatture false. A fianco dell’attività delle fatturazioni fasulle c’è un filone di indagini legate alla prostituzione, per il quale a marzo sono stati eseguiti altri due arresti.
Finanzieri e carabinieri, dopo un anno di indagini fra sopralluoghi, pedinamenti e l’intercettazione di 15mila telefonate, avevano infatti scoperto che Fiorese, Pavin, oltre alla 44enne di Monteviale Paolina Maiolo e il 69enne trevigiano Galliano Nasato (pure loro arrestati a marzo) avevano una sorta di agenzia immobiliare dedicata espressamente al mondo della prostituzione: venivano contattati operatori e operatrici del sesso e a loro venivano offerti appartamenti e abitazioni con tutti i comfort, con caratteristiche adattate ad hoc e prezzi maggiorati fino a cinque volte la media di mercato. Inoltre, si garantiva un servizio di trasporto per prostitute e transessuali.
Accuse I due avrebbero gestito quattro «cartiere» per emettere fatture false e gestire un giro di lucciole e trans