Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Miteni, sì del ministero: un anno di cassa integrazione
Firmato a Roma l’accordo per i 105 lavoratori: plauso bipartisan. «Ora la partita ambientale»
VICENZA Miteni, arriva la cassa integrazione straordinaria per tutti i dipendenti. Per un anno i 105 lavoratori ancora in forze all’azienda fallita di Trissino, al centro del caso Pfas, otterranno l’ammortizzatore speciale previsto dal decreto Genova: l’intesa è stata firmata ieri a Roma al ministero dello Sviluppo economico dai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, le Rsu, la Regione Veneto e il curatore fallimentare Domenico De Rosa.
«È stata attivata la Cig per cessazione, come previsto dal decreto – osserva Renato Volpiana, della Rsu aziendale – i licenziamenti sono sospesi per un anno, il che non significa che siano stati revocati».
All’incontro al ministero era presente anche la senatrice bassanese Barbara Guidolin (5 Stelle). «È un primo passo, positivo, rispetto alla completa messa in sicurezza dei lavoratori – dichiara Riccardo Camporese, rappresentante della Femca Cisl –, ora restano aperti i temi della salute e dell’ambiente e la definizione del cronoprogramma per lo svuotamento degli impianti, che va fatto partire entro due settimane».
Con il sindacalista erano presenti i colleghi Leone Frigo (Uiltec Uil) e Verena Reccardini (Filctem Cgil). «Una firma non del tutto scontata – rileva Reccardini – ora abbiamo un anno per la formazione e ricollocazione dei lavoratori».
Plaude all’intesa Stefano Fracasso, consigliere regionale del Pd: «Un accordo che però non viene realizzato dall’azienda stessa – commenta che da mesi è in fuga dalla proprie responsabilità lasciando sul territorio i problemi ambientali e sociali».
In parallelo, in tema di contaminazione della falda da composti Pfas, da Bruxelles l’europarlamentare Damiano Zoffoli (Pd) fa sapere che l’Efsa (autorità europea per la sicurezza alimentare) ha pubblicato un parere che evidenzia «un effetto nocivo di Pfos e Pfoa sull’aumento del colesterolo totale, sulla minore capacità di reazione ai vaccini dei bambini. Viene sottolineata anche una riduzione del peso alla nascita. I ministri dell’Ambiente che discuteranno le revisioni della Direttiva Acque ne tengano conto» è l’appello, rilanciato anche dalla consigliera regionale Cristina Guarda (Amd).