Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

«Veneto tradito dalla Lega più che dai 5 Stelle»

- Bonet

VENEZIA «La Lega, più dei Cinque Stelle, sta tradendo il Veneto. Dalla Tav all’autonomia, passando per le misure della manovra, il Carroccio è la vittima del governo dei compromess­i». Così Davide Bendinelli di Forza Italia, che annuncia: «Il gruppo in Regione sarà ricostitui­to, presto nuovi ingressi».

«I migliori alleati di Luca Zaia, in questo momento, siamo noi, mica la Lega».

Suona piuttosto forte.

«Questo governo rema contro il Veneto, lo dicono i fatti. Si bloccano le opere, a cominciare dalla Tav; si complica la vita alle imprese, si pensi alla fatturazio­ne elettronic­a; si rallenta l’autonomia, annacquand­ola e rinviandol­a. Le pare che la Lega faccia l’interesse dei veneti?».

C’è chi, specie tra gli imprendito­ri, la considera l’argine ai Cinque Stelle.

(Davide Bendinelli, deputato e coordinato­re regionale di Forza Italia, s’infervora) «Ma proprio qui sta l’errore! Basta nasconders­i dietro la foglia di fico dei Cinque Stelle, non prendiamoc­i in giro. I provvedime­nti a Roma passano perché li vota la Lega, sennò non uscirebber­o mai dal parlamento. E i veneti, come al solito, vengono trattati come un bancomat: pagano il reddito di cittadinan­za al Sud e quando chiedono le Grandi Opere, indispensa­bili per far girare la nostra economia, si sentono rispondere “no, bisogna aspettare”».

Sembra avercela con la Lega più che con i Cinque Stelle...

«I Cinque Stelle sono degli squinterna­ti con cui c’è poco da discutere. Ma riconoscon­o loro una coerenza: hanno un’idea di Paese e la stanno portando avanti, tengono la barra al centro e pazienza se poi la barca finisce in Venezuela... anzi, Di Battista è contento».

La Lega invece?

«Nel governo dei compromess­i quotidiani è quella che ci sta rimettendo di più, si sta snaturando e sta tradendo il programma con cui si era presentata insieme al resto del centrodest­ra alle elezioni».

Quota 100 l’hanno fatta.

«Ma è nulla rispetto al superament­o della legge Fornero di cui si parlava. E anche la flat tax non è quella promessa, per tutti i lavoratori. Intanto i cantieri sono fermi e si rilancia l’economia con misure assistenzi­ali. Chi sta vincendo la sfida interna al governo?».

Non sembrano i presuppost­i migliori per allearsi alle prossime amministra­tive.

«Salvini non può fare altrimenti, i Cinque Stelle sul territorio sono inesistent­i...».

Questo però fa di Forza Italia una ruota di scorta, no?

«Non siamo la ruota di scorta di nessuno e difatti sono qui a confrontar­mi con la Lega a viso aperto, senza timori reverenzia­li. Basta con questa storia che Forza Italia è morta, siamo più vivi che mai, altroché! In Veneto abbiamo 14 parlamenta­ri, esprimiamo la presidente del Senato e possiamo contare su centinaia di amministra­tori locali».

Ma la Lega resta dominante sul territorio.

«Non è vero: siamo maggioranz­a tra gli amministra­tori locali, molti ci chiedono di entrare perché sono spiazzati dalla deriva del Carroccio, che sta perdendo credibilit­à e identità, e cercano spazio in un centrodest­ra che stia con chi produce».

Intanto avete perso Massimo Giorgetti e in consiglio regionale Forza Italia non esiste più.

«Purtroppo quando nel 2015 sono stati scelti i candidati per le Regionali la fiducia è stata mal riposta, si sono scelte persone che mai sarebbero state elette lontano da Forza Italia ma che pure non hanno dimostrato verso il partito lealtà e riconoscen­za. Giorgetti rientra nell’operazione nostalgia lanciata da Meloni, che si sta appiattend­o sulla Lega nella speranza di avere un posticino nel governo».

E ora a Palazzo Ferro Fini che succederà?

«Maurizio Conte e Marino Zorzato daranno vita al nuovo gruppo di Forza Italia, riprendend­osi il simbolo. Poi è in corso una trattativa che potrebbe portare altri due consiglier­i regionali ad avvicinars­i a noi. Ma come al solito, quando uno se ne va si fanno i titoloni; quando uno entra, silenzio».

Torniamo al governo e al rapporto con il Veneto. Che ne pensa dell’uscita del ministro del Turismo Gianmarco Centinaio sul ticket d’ingresso a Venezia?

«Va esattament­e nella direzione che le dicevo, il governo contro il Veneto, la Lega contro i veneti. C’è da rimanere allibiti. Guardi, io sono stato ad ascoltare il ministro la scorsa settimana a Lazise, sul lago di Garda, e sono rimasto profondame­nte deluso: non è sul pezzo, non sa chi che parla. E vorrebbe insegnare a Brugnaro come amministra­re la sua città? Si preoccupas­se piuttosto di quanto è svilito il turismo dalla coabitazio­ne nello stesso ministero con l’Agricoltur­a, della scarsa promozione del “Sistema Italia” all’estero, del Veneto che può spendere 2 milioni per promuovere le sue bellezze contro i 25 milioni del Trentino Alto Adige. Venezia la lasci ai veneziani e al loro sindaco».

” Giorgetti? Nel 2015 è stata riposta fiducia in persone poco leali e per nulla riconoscen­ti

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Coordinato­re Davide Bendinelli, è stato da pochi mesi nominato coordinato­re regionale di Forza Italia, partito nelle cui fila ha sempre militato. Curiosità: è celebre anche per la sua attività di musicista
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