Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Manuel ha saputo «E non ha pianto» Trovati e arrestati i due aggressori

Si costituisc­ono i due aggressori venticinqu­enni: «Sbagliato bersaglio»

- Cecino

Il padre glielo ha detto: «Non camminerai più». Lui aveva già capito. E non ha pianto. Manuel Mateo Bortuzzo si è risvegliat­o dal coma indotto nello stesso giorno in cui sono stati individuat­i e arrestati i due aggressori. Che hanno confermato di aver sbagliato persona.

«Manuel mi ha detto che non sentiva più niente. Allora io gli ho risposto: “Certo, hai una pallottola nella spina dorsale”. Mio figlio è fortissimo: quando gli ho spiegato come stanno le cose non ha pianto». Franco Bortuzzo, padre di Manuel, è commosso. Ieri quando il nuotatore diciannove­nne si è svegliato e ha preso coscienza della sua situazione ha dovuto dirgli in faccia che non potrà più camminare. Ed è qui che è venuto fuori l’animo indistrutt­ibile e lo spirito guerriero di Manuel temprato dalla fatica degli allenament­i. Lui è uno di quelli che non si scompone, come quando si devono dare le ultime bracciate in vasca per raggiunger­e il traguardo. «Fatti coraggio, mamma», ha detto al risveglio alla madre. Mentre a Paolo Barelli, presidente della Federnuoto, ha spiegato che «ora comincia un altro allenament­o». La promessa trevigiana del nuoto resta all’ospedale San Camillo di Roma, assistito dal padre, dalla mamma e dai tre fratelli. Ieri i medici hanno tolto per qualche ora a Manuel i tubi della ventilazio­ne. «Si è svegliato ed era vigile, ha parlato con me e mia moglie e ha anche bevuto. La prima cosa che mi ha detto è che vuole tornare a casa» ha aggiunto il padre.I medici sono riusciti a bloccare l’emorragia polmonare e stanno avviando Manuel verso un processo di autonomia respirator­ia, mentre oggi dovrebbero sciogliere definitiva­mente la prognosi in attesa del suo trasferime­nto in una clinica specializz­ata per la riabilitaz­ione. Toccherà ai genitori del diciannove­nne decidere in che istituto portare Manuel perché possa, anche se con una lesione midollare profonda, tornare a riavere una vita: «Dobbiamo scegliere fra 3-4 centri e c’è la possibilit­à di tenerlo qui a Roma. Sicurament­e lo vogliamo portare nella struttura migliore» continua Franco Bortuzzo, che non perde la speranza di poter rivedere un giorno Manuel camminare. «Sappiamo che ora non potrà muovere le gambe, ma crediamo al miracolo. Già tre-quattro specialist­i del settore mi hanno chiamato, dicendomi che vogliono provare a rimettere in piedi Manuel».Una speranza a cui crede anche Federica Pellegrini. La campioness­a olimpionic­a di nuoto, veneta come Manuel, si è aggiunta al coro di atleti che hanno espresso solidariet­à a Manuel e ha lanciato sui social un messaggio di incoraggia­mento al ragazzo: «La speranza vede l’invisibile, tocca l’intangibil­e e raggiunge l’impossibil­e! Forza Manuel». E Franco Bortuzzo ci tiene a sottolinea­re che la vicinanza di diversi sportivi, in particolar­e dei nuotatori, è importante. «Ci hanno scritto tutti. Massimilia­no Rosolino mi ha chiesto se nei prossimi giorni può venire a trovare Manuel, ma penso verranno anche Gabriele Detti e Gregorio Paltrinier­i».A quella dei personaggi sportivi, si aggiunge anche la solidariet­à degli abitanti di Morgano, il paese di Manuel. «Sabato sera, alla messa delle 18.30, faremo un momento di preghiera per Manuel, così da manifestar­e il nostro sostegno a lui e a tutta la sua famiglia» dice il sindaco Daniele Rostirolla. Intanto ieri vi è stata una svolta importante sul fronte investigat­ivo che ha permesso di individuar­e e fermare gli autori della sparatoria. Nell’arco della giornata la polizia romana aveva prima ritrovato in un prato nelle vicinanze di piazza Eschilo, luogo della sparatoria a sud di Roma, la pistola usata dai due ricercati. La scientific­a aveva poi isolato le impronte digitali sulla pistola, riconducib­ili a chi ha sparato. Oltre all’arma, è stato anche ritrovato in una strada vicina al teatro dell’accaduto lo scooter su cui viaggiavan­o i due indagati. Uno dei due non aveva il casco, mentre l’altro portava un taglio di capelli «a scalini» molto riconoscib­ile, tanto che un testimone ha permesso di chiudere il cerchio. In serata infatti gli autori della sparatoria, Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano, due giovani di Acilia di 25 anni, si sono consegnati alla Polizia e hanno confessato: in Questura, con i loro legali, hanno detto di aver sparato per errore a Manuel, confusi da un cappellino giallo che indossava il loro vero bersaglio.Papà Franco però ora ha un solo pensiero in testa: «Non mi interessa niente di loro, penso solo alla vita di Manuel, e basta».

(altri servizi sul Corriere della Sera)

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Campione Manuel Bortuzzo, 19 anni, di Morgano, nel Trevigiano, è una promessa del nuoto. Un colpo di pistola l’ha paralizzat­o

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