Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Fis, stipendio pieno per un anno intero alle neo mamme

Così l’industria chimico-farmaceuti­ca di Montecchio ha già aiutato 15 dipendenti

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VICENZA Rivit, ma non solo. La cultura del sostegno alla maternità si sta facendo strada, a poco a poco, nel Vicentino: un altro esempio che viene a galla proprio in questi giorni, in cui si festeggia un anno dall’introduzio­ne della misura di sostegno, è alla Fis di Montecchio Maggiore. Nel colosso della chimica farmaceuti­ca infatti da gennaio 2018 è entrata a far parte del welfare aziendale una maternità facoltativ­a estesa fino ad un anno, con la garanzia dello stipendio pieno: le eccedenze rispetto a quanto previsto dall’Inps sono pagate dall’azienda. E hanno potuto usufruirne già 15 mamme dipendenti Fis .

Il tema è alla ribalta delle cronache, con l’emergere del caso della Rivit: l’industria metalmecca­nica di Caltrano sta facendo parlare di sè in positivo per la garanzia di sostegno delle spese scolastich­e (nido, asilo ma non solo) ai nuovi nati dei propri dipendenti fino al 2025. Una cultura di attenzione e sostegno alle nascite che, in realtà, ha anche altri esempi nel Vicentino. Da qualche anno alla Brazzale, realtà agroalimen­tare a pochi chilometri di distanza dalla Rivit, la proprietà premia con un baby bonus di mille euro ogni nuovo nato dei propri addetti. E alla Fis (Fabbrica Italiana Sintetici) di Montecchio Maggiore da 13 mesi le neo-mamme possono scegliere di stare a casa con il bimbo per un anno intero: paga l’azienda. L’industria fondata 60 anni fa dalla famiglia Ferrari che tutt’oggi ne è proprietar­ia, a Montecchio conta 1.204 dipendenti che si aggiungono ai 349 di un altro stabilimen­to a Lonigo, ai 205 a Termoli e a quelli presenti in una filiale in Canada. Specializz­ata nella

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