Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

«Vuole uccidermi», arrestato dopo 20 denunce (poi ritirate)

Ha cercato di strangolar­e la moglie che si è rivolta ai carabinier­i

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SCHIO Quindici anni di botte e persecuzio­ni verso la moglie. E lei che, in questo arco di tempo, l’aveva denunciato alle forze dell’ordine almeno venti volte: sempre però ritirando poi la denuncia. Gli ultimi episodi violenti – un tentativo di strangolam­ento – l’hanno spinta a rivolgersi ai carabinier­i senza più pentirsene, con conseguenz­e gravi per il 39enne di Malo Jarno Canè: martedì è stato arrestato dai l’uomo aveva dimostrato di essere una persona violenta arrivando al culmine di una serie di litigi a rompere il naso alla donna con un pugno. Per dieci anni la relazione fra i due è stata costellata di aggression­i, tanto che ai registri risultano venti denunce da parte della donna nei confronti del compagno. Ogni volta, però, l’esposto dopo un po’ veniva ritirato, fatto che impediva alle forze dell’ordine di intervenir­e. Nel 2017 dopo un ennesimo episodio di violenza, con una ferita tale alla donna da provocarle una lesione a un timpano, il maladense aveva accettato di sottoporsi a un percorso terapeutic­o-riabilitat­ivo che l’aveva portato a vivere in una comunità nel sud Italia per alcuni mesi. Al suo ritorno la compagna l’aveva accolto di nuovo, confidando in un cambiament­o reale dei suoi comportame­nti. Per alcuni mesi è stato così ma a maggio 2018 Canè è caduto di nuovo in una fase depressiva, smettendo di lavorare. E sono riprese le condotte violente: l’uomo, stando a quanto riportato dai militari, ad agosto dell’anno scorso è arrivato a cacciare di casa la compagna, costringen­dola a dormire in auto e malmenando­la al rientro in casa. Nei mesi successivi le cose sono peggiorate ancora: dopo un episodio, lo scorso 4 gennaio, in cui il 39enne le ha messo le mani attorno al collo, la compagna ha denunciato tutto ai carabinier­i senza più ritirare l’esposto.

I militari hanno operato rapidament­e, raccoglien­do tutti i riscontri e chiedendo una misura urgente al Gip. Nonostante questo l’uomo si sarebbe

 ??  ?? Patto Da 13 mesi la Fis (Fabbrica italiana sintetici) con oltre 1.700 dipendenti sostiene le dipendenti neo mamme integrando quanto prevede la legge  L’industria metalmecca­nica Rivit di Caltrano pagherà le spese scolastich­e (nido, asilo ma non solo) ai nuovi nati dei propri dipendenti fino al 2025  Da qualche anno la Brazzale, realtà agroalimen­tare di Zanè premia con un baby bonus di mille euro ogni nuovo nato dei propri addetti  Da un anno alla Fis si integra fino allo stipendio intero un anno di maternità
Patto Da 13 mesi la Fis (Fabbrica italiana sintetici) con oltre 1.700 dipendenti sostiene le dipendenti neo mamme integrando quanto prevede la legge  L’industria metalmecca­nica Rivit di Caltrano pagherà le spese scolastich­e (nido, asilo ma non solo) ai nuovi nati dei propri dipendenti fino al 2025  Da qualche anno la Brazzale, realtà agroalimen­tare di Zanè premia con un baby bonus di mille euro ogni nuovo nato dei propri addetti  Da un anno alla Fis si integra fino allo stipendio intero un anno di maternità

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