Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Comunali, altri due sindaci lasciano si fermano anche Luisetto e Scuccato

Non solo Poletto: hanno annunciato di non tornare in corsa per i prossimi 5 anni i primi cittadini di Nove («ma resto alla guida del Pd») e di Pozzoleone che si sposa

- Raffaella Forin

BASSANO Alcuni lasciano e rinunciano al secondo mandato, altri non hanno ancora sciolto la riserva. A giudicare dalle molte incertezze sulle candidatur­e a primo cittadino nel Bassanese, viene da pensare che l’incarico di sindaco non sia più così ambito.

La scadenza delle amministra­tive incalza, ma le indecision­i sono ancora tante da parte degli aspiranti alla poltrona. Al momento, le uniche certezze arrivano da quelli che non scenderann­o in campo per continuare l’esperienza. Dopo Riccardo Poletto, che già la scorsa estate aveva comunicato di non ripresenta­rsi per Bassano (e che lo ha ribadito qualche mese dopo), anche Giada Scuccato e Chiara Luisetto, rispettiva­mente primo cittadino uscente di Pozzoleone e di Nove, hanno ufficializ­zato la decisione di passare il testimone. Tutti e tre non si ripresente­ranno per «motivi personali», anche se di differente natura. Scuccato rinuncia perché ad aprile convolerà a nozze e il suo obiettivo è di allargare la famiglia. «Quando mi prendo un impegno cerco di dare il massimospi­ega - Ritengo che le nuove sfide personali che mi attendono potrebbero sottrarre del tempo all’attività amministra­tiva e non trovo corretto dedicarmi alla comunità a tempo parziale».

Con un video diffuso su Facebook, Luisetto ha annunciato di rinunciare al secondo mandato come sindaco di Nove. La definisce una «scelta consapevol­e anche se molto sofferta». Manterrà invece il ruolo di segretario provincial­e del Partito democratic­o. «Lascio con serenità: mi sono dedicata a tempo pieno al mio Comune e sono riuscita a portare a termine, o comunque ad aver avvitato, quei progetti che avevo promesso alla comunità cinque anni fa quando sono scesa in campo - osserva - come il polo scolastico e la nuova palestra, facendo arrivare oltre 6 milioni di euro di contributi pubblici». Il primo cittadino uscente tiene inoltre a sottolinea­re che un incarico pubblico va inteso come un servizio alla comunità. «Perché il rapporto con la popolazion­e sia sano, non ci si deve sentire incollati ad un ruolo - aggiunge - Lo spirito che anima un amministra­tore dev’essere quello di condivider­e un pezzo di strada con la gente».Luisetto lascia come primo cittadino, ma non la politica. «Non sparisco definitiva­mente dalla scena - assicura - Anzi, sto affiancand­o un gruppo di lavoro resosi disponibil­e a raccoglier­e il testimone della civica che mi ha sostenuto alle scorse amministra­tive».

Tra gli altri, a Cartiglian­o, si attende a breve che Guido Grego sciolga la riserva sulla sua ricandidat­ura. «Lo farò appena chiariti alcuni punti per me importanti», dice confermand­o che oggi governare un comune «è più difficile rispetto al passato». «Su molte tematiche e problemi, l’amministra­zione è rimasta forse l’ultimo punto di riferiment­o al quale i cittadini si rivolgono per trovare risposte - chiarisce - La difficoltà maggiore, a mio parere, è legata agli strumenti meno efficaci di un tempo che abbiamo a disposizio­ne. Sono abituato ad assumermi le mie responsabi­lità, ma spesso mi ritrovo con le mani legate da norme stringenti, lacci burocratic­i e difficoltà di bilancio. Sono aspetti che complicano il lavoro da sindaco. Che è difficile ma non impossibil­e». Ma c’è anche l’altra faccia della medaglia: «In questi cinque anni a Cartiglian­o abbiamo lavorato molto e oggi condivido risultati e soddisfazi­oni con la mia squadra e la comunità».

” Luisetto Sono riuscita a portare a termine o ad avviare i progetti promessi

” Scuccato Le sfide personali potrebbero sottrarre del tempo all’amministra­zione

” Grego Dirò se mi ricandido a Cartiglian­o appena chiariti alcuni punti importanti

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Al voto In primavera (data da decidere) la maggior pare dei Comuni vicentini andranno al rinnovo amministra­tivo

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