Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Comunali, altri due sindaci lasciano si fermano anche Luisetto e Scuccato
Non solo Poletto: hanno annunciato di non tornare in corsa per i prossimi 5 anni i primi cittadini di Nove («ma resto alla guida del Pd») e di Pozzoleone che si sposa
BASSANO Alcuni lasciano e rinunciano al secondo mandato, altri non hanno ancora sciolto la riserva. A giudicare dalle molte incertezze sulle candidature a primo cittadino nel Bassanese, viene da pensare che l’incarico di sindaco non sia più così ambito.
La scadenza delle amministrative incalza, ma le indecisioni sono ancora tante da parte degli aspiranti alla poltrona. Al momento, le uniche certezze arrivano da quelli che non scenderanno in campo per continuare l’esperienza. Dopo Riccardo Poletto, che già la scorsa estate aveva comunicato di non ripresentarsi per Bassano (e che lo ha ribadito qualche mese dopo), anche Giada Scuccato e Chiara Luisetto, rispettivamente primo cittadino uscente di Pozzoleone e di Nove, hanno ufficializzato la decisione di passare il testimone. Tutti e tre non si ripresenteranno per «motivi personali», anche se di differente natura. Scuccato rinuncia perché ad aprile convolerà a nozze e il suo obiettivo è di allargare la famiglia. «Quando mi prendo un impegno cerco di dare il massimospiega - Ritengo che le nuove sfide personali che mi attendono potrebbero sottrarre del tempo all’attività amministrativa e non trovo corretto dedicarmi alla comunità a tempo parziale».
Con un video diffuso su Facebook, Luisetto ha annunciato di rinunciare al secondo mandato come sindaco di Nove. La definisce una «scelta consapevole anche se molto sofferta». Manterrà invece il ruolo di segretario provinciale del Partito democratico. «Lascio con serenità: mi sono dedicata a tempo pieno al mio Comune e sono riuscita a portare a termine, o comunque ad aver avvitato, quei progetti che avevo promesso alla comunità cinque anni fa quando sono scesa in campo - osserva - come il polo scolastico e la nuova palestra, facendo arrivare oltre 6 milioni di euro di contributi pubblici». Il primo cittadino uscente tiene inoltre a sottolineare che un incarico pubblico va inteso come un servizio alla comunità. «Perché il rapporto con la popolazione sia sano, non ci si deve sentire incollati ad un ruolo - aggiunge - Lo spirito che anima un amministratore dev’essere quello di condividere un pezzo di strada con la gente».Luisetto lascia come primo cittadino, ma non la politica. «Non sparisco definitivamente dalla scena - assicura - Anzi, sto affiancando un gruppo di lavoro resosi disponibile a raccogliere il testimone della civica che mi ha sostenuto alle scorse amministrative».
Tra gli altri, a Cartigliano, si attende a breve che Guido Grego sciolga la riserva sulla sua ricandidatura. «Lo farò appena chiariti alcuni punti per me importanti», dice confermando che oggi governare un comune «è più difficile rispetto al passato». «Su molte tematiche e problemi, l’amministrazione è rimasta forse l’ultimo punto di riferimento al quale i cittadini si rivolgono per trovare risposte - chiarisce - La difficoltà maggiore, a mio parere, è legata agli strumenti meno efficaci di un tempo che abbiamo a disposizione. Sono abituato ad assumermi le mie responsabilità, ma spesso mi ritrovo con le mani legate da norme stringenti, lacci burocratici e difficoltà di bilancio. Sono aspetti che complicano il lavoro da sindaco. Che è difficile ma non impossibile». Ma c’è anche l’altra faccia della medaglia: «In questi cinque anni a Cartigliano abbiamo lavorato molto e oggi condivido risultati e soddisfazioni con la mia squadra e la comunità».
” Luisetto Sono riuscita a portare a termine o ad avviare i progetti promessi
” Scuccato Le sfide personali potrebbero sottrarre del tempo all’amministrazione
” Grego Dirò se mi ricandido a Cartigliano appena chiariti alcuni punti importanti