Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Villa Sandi cresce del 50% in cinque anni «Più sostenibilità in vigneto e in cantina»
TREVISO Villa Sandi, sempre più performante e sempre più sostenibile. La società vitivinicola di Crocetta del Montello, nel Trevigiano, guidata da Giancarlo Moretti Polegato, mentre accelera sul business per il 60% realizzato all’estero, potenzia la sua impronta «verde» affrontando progetti che puntano sempre più sull’autosufficienza energetica nelle cantine e sulla biodiversità nei vigneti.
Per dare uno sguardo ai conti, la società, che si dedica alla produzione di vini e Prosecco Doc e Docg in Veneto e in Friuli, nel 2018 ha raggiunto i 93,9 milioni di ricavi con un incremento dell’8,6% sull’anno prima. Nell’arco di cinque anni, in sostanza, il fatturato è cresciuto del 50%, target reso possibile, sostiene il presidente, «dai costanti investimenti fatti a favore di una viticoltura sostenibile e attenta alla biodiversità, e a tutela della qualità del prodotto finito che arriva sulle tavole dei nostri clienti. Dal Prosecco al Cartizze fino al Merlot, i nostri vini crescono sia per vendita che critica e, grazie a una politica commerciale espansiva iniziata anni fa, sono esportati in 100 Paesi nel mondo».
Le vendite nel mercato domestico hanno rilevato un aumento dell’8%, dinamica molto più evidente di quella registrata nel Vecchio Continente nel suo insieme. Ma ad evidenziare una forte accelerazione sono stati i mercati extraeuropei (+20,1%), e, in particolare, negli Usa, in Sudamerica, Canada, Russia, Australia e Nuova Zelanda.
In materia di investimenti, lo scorso anno hanno toccato gli 8,9 milioni, dunque poco meno del 10% dei ricavi, e si sono concentrati sul potenziamento dello stabilimento di Crocetta e sulla costruzione di una nuova linea di imbottigliamento «4.0», con una forte componente di digitalizzazione del processo. In più, sfruttando un salto d’acqua nel vicino canale Brentella, è stata installata una piccola centrale idroelettrica che, assieme alla sistemazione di una folta serie di pannelli fotovoltaici sul tetto, permette l’autoproduzione di circa il 40% del fabbisogno elettrico dell’azienda.
Non mancano tuttavia interventi anche nei vigneti. «L’attenzione alla biodiversità è massima – aggiunge Moretti Polegato – e ci teniamo che questo aspetto sia il più visibile possibile. Abbiamo aperto al pubblico alcuni dei nostri vigneti più significativi da questo punto di vista, come a Nervesa della Battaglia, in modo che chiunque - famiglie e bambini - possano passeggiare in un ambiente pulito e tutelato. Nei percorsi fra le vigne abbiamo anche posizionato alcuni attrezzi ginnici a disposizione di chi scelga questi siti per fare un po’ di attività fisica». E la discussione in corso in tutto il distretto del Prosecco sui trattamenti chimici? «Un po’ alla volta le nuove generazioni di produttori si stanno spostando verso il biologico, un po’ per sensibilità un po’ perché anche i clienti internazionali che vengono a visitare i vigneti capiscono subito quale sia la mentalità e prediligono chi sia più attento alla sostenibilità».
Prosegue intanto con soddisfazione il progetto Italian signature wines academy, il progetto firmato quattro anni fa tra otto dei principali produttori di eccellenze italiane nel vino, in ogni latitudine della Penisola. Si rivela indovinata la formula di presentarsi assieme nelle fiere internazionali e condividere così le strategie di comunicazione del miglior Made in Italy.
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Giancarlo Moretti Polegato Spostamento verso il biologico apprezzato dai clienti internazionali