Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Schio, una vittoria che vale l’Europa
Il Beretta non lascia scampo al Polkowice: agganciato il Lille. Gruda e Quigley implacabili
SCHIO Se lo sentiva, Pierre Vincent. Se lo sentiva perché il coach francese non è un tipo che parla senza cognizione di causa e, quando lo fa, dice (quasi sempre, sportivamente s’intende) la verità. O comunque frammenti importanti della stessa.
Alla vigilia aveva parlato di «squadra che sta bene» e di una «Allie Quigley inserita adesso all’interno dei nostri meccanismi di gioco». E ancora. Nel sottolineare che «abbiamo sbagliato solo la partita di Lille» e che «le vittorie di Praga e di Bourges ci hanno rimesso in corsa per i quarti di Eurocup», Vincent sapeva di avere in mano una squadra in questo momento ai massimi livelli della sua stagione. E infatti ieri ecco puntuale la miglior prestazione della fase a gironi di Euroleague, una vittoria per 83-69 contro Polkowice che non fa una grinza e la contemporanea sconfitta di Lille in casa contro Orenburg.
Insomma, anche se l’impresa di aggancio al sesto posto resta complessa per via dello scontro diretto a sfavore proprio con le francesi, adesso un pensierino alla «grande rimonta» Schio lo sta facendo. E la volata verrà decisa nelle ultime due partite della fase a gironi, dove il Beretta si gioca tutto.
Ieri, non si può che tirare giù il cappello di fronte a una squadra rivitalizzata e ai massimi livelli della stagione. Una squadra corta, compatta, rapida nella circolazione di palla, intelligente nelle scelte di tiro, ispirata e atleticamente in forma.
Il sunto è una partita da urlo, giocata a livelli elevatissimi, con percentuali offensive che in alcuni casi sfiorano addirittura la perfezione (per Quigley ad esempio 5/6 da tre, 1/3 da due, 2/2 dalla lunetta) e con una difesa adeguata al tipo di partita aperta, in cui le maglie si allargano e si può sfruttare la tecnica del proprio roster. Il sunto perfetto della serata a 9’38’’ dalla fine dell’ultimo parziale: rimbalzo difensivo, assist splendido di Battisodo per Gruda, canestro da sotto e fallo subito. Se non fosse per il tiro libero supplementare fallito ci sarebbe da spellarsi le mani.
Ma quando segni spesso sul filo dei 24 secondi, quando liberi sempre una tiratrice dentro e fuori il perimetro, la conseguenza non può che essere un sorriso a trentadue denti stampato in fronte. Sugli scudi, oltre a Quigley che chiude con 19 punti e gli applausi del PalaRomare, anche e soprattutto Sandrine Gruda, semplicemente monumentale quando chiude in modo perfetto un contropiede magistrale, o quando segna dalla media distanza con una precisione al tiro straordinaria. O quando carica le compagne nel momento di maggiore difficoltà.
Un sound che trascina, che accompagna il battito del PalaRomare, che porta con sé un altro successo (il quarto) di un 2019 a mille all’ora. A ben guardare, però, la partita non è mai veramente in discussione fino in fondo, con il vantaggio che rimane sempre rassicurante e con Polkowice che s’inchina.
Adesso c’è uno scoglio durissimo da cercare di superare per staccare il pass per i quarti di Eurocup: gira e rigira bisogna provare a fare l’impresa mercoledì prossimo 13 febbraio a Ekaterinburg contro il grande ex Miguel Mendez.
In campionato, invece, Schio osserverà domenica un turno di riposo, complice la clamorosa rinuncia della Dike Napoli alla massima serie nel bel mezzo della stagione e il conseguente «adeguamento» della classifica.