Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Minori e armi in fiera, esposto al garante dell’infanzia

«Hit show», una ventina di associazio­ni riminesi denuncia: «Rivedere il regolament­o»

- Benedetta Centin

Anche se la fiera dedicata VICENZA alla caccia e al tiro sportivo «Hit show» ha chiuso i battenti lunedì, tra l’altro con un boom di 40 mila presenze in tre giorni, la scia di polemiche (già scaturite l’anno scorso) per il bimbo (un altro) immortalat­o negli stand mentre imbraccia un’arma, non si arresta affatto.

E con le critiche contro la manifestaz­ione di successo di Ieg (Italian exhibition group, nata dalla fusione delle Fiere di Vicenza e Rimini) arriva anche l’esposto. Quello presentato da oltre una ventina di associazio­ni riminesi, al Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenz­a, e a quelli di Regione Veneto ed Emilia Romagna «con la richiesta di effettuare gli opportuni accertamen­ti per valutare eventuali situazioni lesive dello sviluppo psichico o morale dei minori rispetto all’accesso a Hit show».

Le stesse associazio­ni si dicono disponibil­i a proseguire il dialogo con il Comune di Rimini e le parti interessat­e «per pervenire a un preciso e rigoroso regolament­o per espositori e visitatori che espliciti l’assunzione di responsabi­lità etica e sociale della manifestaz­ione». Un regolament­o della fiera però c’è già: consente l’ingresso ai minori se accompagna­ti ma vieta agli under 18 anni di imbracciar­e una qualsiasi arma. Per far rispettare il divieto Ieg ha disposto otto «steward» tra gli stand delle aziende che esponevano armi e fucili (tutti scarichi), mentre a ogni genitore è stata fatta sottoscriv­ere una dichiarazi­one liberatori­a di responsabi­lità, accompagna­ta dalla consegna di una tshirt arancione per una migliore identifica­zione del bambino.

In caso di violazione delle norme l’organizzaz­ione si riservava comunque il diritto di ritirare il pass. Per le associazio­ni quella è una «fiera delle armi»: «Abbiamo visto un’esposizion­e indistinta di armi di tutti i tipi», bambini «attratti e incuriosit­i da tutte queste armi, trattate alla stregua di giocattoli». Insomma, per i firmatari dell’esposto Hit show «è un’operazione di tipo ideologico per promuovere la diffusione delle armi e sostenere le politiche che la facilitano, valutazion­e rafforzata dalla visita del ministro Salvini che, imbraccian­do armi, ha annunciato che la nuova legge sulla legittima difesa sarà approvata a marzo».

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La caduta Un bambino con il fucile. Il regolament­o della fiera non lo permette ma è accaduto, come un anno fa

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