Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Da Indiana Jones a 007 Le immagini dai set veneziani
Una mostra dell’agenzia Vision sui grandi film girati in Laguna
«Sono una ventina di s t a mp e , g r a n d i e piccole. I set dei film più importanti che io e Marco Sabadin abbiamo seguito dagli anni Ottanta fino ad oggi» esordisce Andrea Pattaro, fotografo veneziano e uno dei due soci dell’agenzia Vision, per spiegare la mostra fotografica che sarà aperta fino al 31 marzo a Venezia. Sono immagini realizzate in pellicola e in digitale, che raccontano il lungo amore del cinema mondiale per la città.
Partiamo da Woody Allen, che nel 1995 la scelse per girare il film Everyone says I’m in love, con protagonista Julia Roberts. Lo scatto esprime un’incredibile spontaneità: Julia Roberts, in un semplice vestito giallo, ride osservando il regista, in camicia azzurra e con gli iconici occhiali dalla montatura nera. «Recuperare questa ed altre foto dalla pellicola non è stato semplice – spiega Pattaro –ho dovuto riprodurle con una macchina ad alta risoluzione per renderle adatte ai supporti di oggi». Il lavoro del fotoreporter non è semplice, si sa: dietro uno scatto possono esserci ore di appostamenti, corse per riuscire ad immortalare la star cercando di cogliere l’attimo. Ma non basta uno scatto perfetto, anche l’editing dell’immagine comporta tempi e procedure complesse. «Certo, a volte gli attori si mettono in posa – racconta Marco Sabad i n , c o l l e g a d i Pa t t a r o a l - l’agenzia Vision – come Tom Hanks, che dopo le riprese in Piazza San Marco per Inferno (2016, regista Ron Howard), si è fermato ad un tavolino del Caffè Florian, ha preso in mano il copione e ha fatto finta di leggerlo. Poi ci ha detto: ‘”Siete contenti adesso?”».
Altra storia invece riuscire a fotografare Harrison Ford e Spielberg, in campo San Barnaba nel 1989 per le riprese di Indiana Jones e l’ultima crociata: ci volle un’attesa di ben sette ore prima di immortalarli in Campo San Barnaba. «Forse uno degli scatti più curiosi – racconta Pattaro – è quello che ho riservato a Emma Thompson. L’ho seguita durante tutte le riprese di Eff i e Grey ( 2014, re gi a di Richard Laxton), ma sono riu- scito a riprenderla solo all’ultimo, quando mi ha chiesto se potevo accompagnarla da San Polo al ponte di Rialto, dove l’ho immortalata».
Tra gli scatti più belli - in mostra all’Osteria Basegò in Campo San Tomà -, ci sono anche quelli di Johnny Depp che corre in pigiama sul set di The Tourist ( 2010, re gi a di Florian Henckel von Donnersmarck) e lo 007 Daniel Craig con una fascinosa Eva Green sulla barca a vela in occasione di Casinò Royale (2006, regia di Martin Campbell). Osservando le foto esposte, però, si nota la differenza tra i set del passato e quelli di oggi: «Erano meno protetti –spiega Pattaro – si potevano realizzare foto più ravvicinate, più vere. Oggi è tutto più difficile, si è spesso ostacolati».
Come nell ’ ul t i mo s et , i n gennaio, quello di The Young Pope, la serie televisiva diretta da Sorrentino: per fotografare Jude Law in Piazza San Marco, di notte, sono state necessarie ore di attesa al freddo, dalle sette di sera fino a oltre mezzanotte, con i responsabili della sicurezza che impedivano di avvicinarsi. Ma il fotoreporter non si limita a rincorrere i divi del cinema, come sottolinea Sabadin: «Bisogna essere pronti a fotografare chiunque dalla stella di Hollywood allo sconosciuto, si è testimoni di tutto ciò che avviene in città e tale testimonianza deve essere il più trasparente possibile».