Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Ragazzino morto, lunedì l’autopsia

Arsiero, il padre di Samuele: «Diceva di essere stanco, ma poi giocava e stava bene»

- Benedetta Centin

ARSIERO «Non c’era stato alcun segnale, Samuele negli ultimi giorni diceva solo di essere molto stanco, ma finito di mangiare andava a giocare e vi rimaneva ore. Solo l’autopsia potrà darci risposte sul perché sia successo, io non riesco a darmi pace e chissà se ci riuscirò mai». Ha la voce rotta dalla commozione papà Luca Meneghini mentre racconta del figlio Samuele, 12 anni, che è morto nel tardo pomeriggio di giovedì. Lunedì l’autopsia.

ARSIERO «Non c’era stata alcuna avvisaglia, Samuele negli ultimi giorni diceva solo di essere mol t o s t a n c o , ma f i n i t o d i mangiare andava a giocare e vi r i maneva ore . For s e è s t a to stroncato da un infarto fulminante, s ol o l ’a utopsia potr à darci risposte, ma io non riesco a darmi pace e chissà se ci riuscirò mai». Ha la voce rotta dalla commozione papà Luca Meneghini mentre racconta del figlio Samuele, 12 anni, morto giovedì pomeriggio nel campo in cemento dell’oratorio di Arsiero, giocando a calcio con gli amici. Quattro calci al pallone, la sua passione, lamentando comunque di continuo un dolore, una pesantezza al petto, al torace. Un malessere diventato insopporta­bile con il passare delle ore, dello sforzo, tanto da farlo piangere e abbandonar­e il campo. Il tempo di sedersi su un muretto e lo studente di seconda media si è accasciato, cadendo in avanti. Senza più riprenders­i, anche se rianimato dal Suem per un’ora, in prima battuta anche da una mamma. Tutto sotto gli occhi atterriti degli amichetti che hanno dato l’allarme agli adulti, amichetti con cui era solito ritrovarsi nel piazzale dell’oratorio, in centro paese, lì dove ieri mamme e ragazzini hanno lasciato un pensiero: primule, rose bianche, pupazzi, palloni da calcio e lumini con il biglietto «riposa in pace piccolo angelo». Mentre alle medie, nella classe seconda, i compagni hanno ricoperto la lavagna di firme sotto la scritta #Samuelefor­ever. «Non c’era stato alcun sintomo particolar­e, Samuele era un bambino sano, aveva anche superato tutte le visite del medico sportivo visto che fino ad ottobre giocava a calcio negli esordienti con l’Alto Astico Cogollo» continua il papà, che non riesce a trovare una spiegazion­e razionale, che è logorato dal dolore, quello che d’ora in poi sarà l’inevitabil­e compagno suo e di sua moglie, Elvia, che ha listato il suo profilo Facebook a lutto, con un’immagine in bianco e nero di un viso in lacrime e la scritta «Luto», a cui sono seguiti i tanti messaggi di vicinanza di genitori e a mici de l Br a s i l e , s ua te r r a d’origine. A casa Meneghini, in via Pittarello, è un via vai di gente, tutti a stringersi attorno ai genitori e al secondogen­ito, il fratellino di cinque anni a cui Samuele era molto legato. Ma non ci sono parole che possano consolare. «È una sensazione indescrivi­bile, una creatura di dodici anni che ti viene tolta così – racconta il padre, in lacrime – è un dolore che non passerà adesso e chissà se passerà mai». E ancora, disperato: «Samuele era un bimbo che si faceva voler bene da tutti, mite, il destino ha voluto così purtroppo, per lui e per noi costretti a rimanere senza lui».

A non darsi pace è anche il paese: «Bastava incontrare la gente in piazza oggi (ieri per chi legge, Ndr) per capire che Arsiero è scossa – fa sapere il sindaco Tiziana Occhino - che è già lutto cittadino, quello che assieme alla giunta stiamo valutando se indire per il giorno del funerale». Intanto stasera in parrocchia è in programma una veglia di preghiera. «Una disgrazia del tutto inaspettat­a, un grande dispiacere, non aveva mai avuto problemi di salute» le parole di Corrado Rossi del l a s oci e t à ca l c i s t i ca Al to Astico Cogollo di cui Samuele era stato tesserato. «Era tranquillo e pacato» lo ricorda don Paolo Zampiva, a cui faceva anche da chierichet­to. «Che ingiustizi­a la vita», «A volte la vita è cattiva» i commenti che si ripetono al Bar Nazionale, vici- no all’oratorio, quello nel quale il ragazzino era stato lo stesso pomeriggio per comprare un tramezzino e tornare a calciare il pallone, e sulla pagina Facebook di Arsiero, listata a lutto.

A chiarire cosa abbia stroncato il ragazzo solo l’autopsia disposta dal pm Angelo Parisi e in programma per lunedì. Forse un’aritmia, una patologia al cuore non diagnostic­ata. Le morti improvvise in età pediatrica sono molto rare: colpiscono 5 bimbi su 100mila, spesso apparentem­ente sani.

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 ??  ?? Fiori e dolore ad Arsiero 1 dove giovedì è morto Samuele Meneghini, 12 anni, 2 - nella foto con il fratellino di 5 anni - mentre giocava a calcio nel campo dell’oratorio 4 e le scritte dei compagni di classe 3
Fiori e dolore ad Arsiero 1 dove giovedì è morto Samuele Meneghini, 12 anni, 2 - nella foto con il fratellino di 5 anni - mentre giocava a calcio nel campo dell’oratorio 4 e le scritte dei compagni di classe 3
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