Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Fumetto su Norma Cossetto Donazzan: «È istruttivo» Il Pd: «Deriva nostalgica»
TREVISO A volte la storia ha due facce, in particolare in questo albo illustrato che per la destra è «istruttivo e colma un vuoto educativo» mentre per la sinistra è «ideologia e propaganda». La tragedia delle foibe e degli esuli dalmati ed istriani è lo sfondo dell’ennesimo scontro fra partiti e istituzioni. Ieri mattina a Treviso (come già avvenuto a Vicenza e Verona) l’assessore regionale all’istruzione Elena Donazzan ha presentato il fumetto edito da Ferrogallico «Foiba Rossa» sulla storia di Norma Cossetto, assieme al consigliere comunale Davide Visentin, fino a pochi anni fa coordinatore regionale di Forza Nuova. Nè il sindaco l e g hi s t a Mari o Conte né l a giunta sono intervenuti e la significativa presenza del solo esponente della destra cittadina ha scatenato la dura reazione della sinistra politica e sindacale, col segretario provinciale del Pd Giovanni Zorzi che denuncia la «deriva nostalgica ed estremista» a Treviso.
Donazzan ha spiegato che il libro, come da delibera regionale, sarà distribuito in tutte le classi di terza media del Veneto, «spero dall’8 marzo, giorno della festa della donna, per ricordare un femminicidio crudele». Ha quindi evidenziato che la Giornata del Ricordo «tardivamente riconosciuta» richiama l’obbligo di inserire questo argomento nei programmi didattici: «Per far conoscere attraverso storici e testimoni la pulizia etnica degli italiani per mano dei partigiani titini. Il fumetto è una forma adatta ai ragazzi per parlare di una pagina strappata di Storia e di Norma Cossetto, di cui solo la destra si è ricordata». Subito dopo si è scagliata contro l’Anpi, «che ancora insiste dopo la brutta figura fatta a Rovigo dimostrando cattiva coscienza». Il clima è così teso che, in municipio, per preve- nire eventuali contestazioni e disordini è arrivata anche la Digos, presenza inconsueta a una conferenza stampa; in realtà solo un esponente del Partito Comunista era in sala, cercando e ottenendo lo scontro verbale con l’assessore.
Il fumetto è crudo, esplicitamente violento, e solleva le critiche della Cgil: «Un testo per le scuole non dovrebbe contenere immagini cruente e scene che rasentano la pornografia - afferma Mauro Visentin, della segreteria provinciale - . La tragedia delle foibe non vuole essere negata. Diverso è spacciare questo fumetto per strumento didattico. La narrazione dovrebbe attenersi a fatti storici accertati e non pescare da bibliografie di parte. Non è ciò che dobbiamo insegnare ai nostri figli».
Rileva infine il dem Zorzi che «il fumetto è pubblicato da una casa editrice vicina agli ambienti di Forza Nuova. Queste sono vere e proprie provocazioni, ostili ai principi della Costituzione, per nascondere alla gente la totale insipienza politica di chi le promuove».