Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Bassano città amica delle famiglie più di mille allo sportello comunale

E aumentano i servizi: farmaci a domicilio (gratis) per chi si trova in difficoltà

- Raffaella Forin

BASSANO La famiglia bassanese sempre più «al centro» delle politiche dei servizi sociali. Uno sportello dedicato (in sette mesi sono stati registrati oltre mille accessi), un ciclo di incontri con psicologi ed esperti, uno spazio dove confrontar­si e promuovere iniziative di aggregazio­ne, l’attivazion­e di una rete solidale che si rifà a quella di buon vicinato di un tempo e, dal primo marzo, anche la possibilit­à di avere a domicilio farmaci e articoli sanitari quando un nucleo, per motivi diversi, non riesce a raggiunger­e una farmacia.

Bassano è sempre più «family friendly». E non lo testimonia solo la recente ammissione al network nazionale «Comuni amici delle famiglie», una sorta di «bollino di qualità» attribuito finora solo ad altre tre città venete, ma il continuo investimen­to dell’assessorat­o di riferiment­o, che si traduce in un progressiv­o ampliament­o dei servizi.

Cresce ancora il progetto «La famiglia al centro».

Giovedì scorso il debutto del nuovo corso di formazione «Il grande Sì» per fornire le conoscenze di base dei di- ritti e dei doveri della famiglia, letti però - e in questo consiste l ano vitàdell’ iniziativa-alla luce degli aspetti emotivi e relazional­i, nell’ottica di una maggiore consapevol­ezza del valore e delle implicazio­ni giuridiche ed affettive delle proprie scelte. Fra un paio di settimane, sarà avviata a titolo sperimenta­le la consegna dei farmaci a domicilio. Gratuita, è organizzat­a dalla municipali­zzata Farmacasa che gestisce le farmacie comunali di via Ca’ Dolfin e di via Ca’ Baroncello. Destinatar­i, i nuclei o i single, in difficoltà a muoversi. «Penso ai genitori soli con figli piccoli malati, ad anziani autosuffic­ienti influenzat­i, ma senza rete parentale: sono quindi cittadini senza particolar­i disagi che potranno servirsi dell’opportunit­à», spiega Erica Bertoncell­o, assessore ai Servizi alla persona, augurandos­i che ne faccia uso solo chi ne ha davvero bisogno. Basterà telefonare allo 0424.527811 per Ca’ Dolfin e allo 0424.34882 per Ca’ Baroncello) e ordinare ciò che serve: farmaci, anche con ricetta che ora è scaricabil­e direttamen­te dalla farmacia, prodotti per l’igiene personale, pannolini e alimenti per neonati o i prodotti in vendita. «Un nostro dipendente recapiterà a casa, in giornata, gli articoli richiesti, che saranno pagati diret- tamente alla consegna - spiega Carlo Milani, presidente di Farmacasa - Il trasporto sarà gratuito». Il servizio è coperto dal contributo assegnato al pacchetto «La famiglia in centro» dalla Fondazione Cariverona.

Un paio di anni fa la stessa esperienza era stata proposta alle persone impossibil­itate a muoversi. «Le richieste sono state inferiori alle aspettativ­e, probabilme­nte perché c’è già chi si occupa di quei casi specifici - osserva l’assessore - Ora puntiamo alle fasce della popolazion­e che vivono un impediment­o mo mentaneo ». Nel frattempo, sono quasi ultimati i lavori di adeguament­o della nuova sede del progetto ricavata in un appartamen­to di viale Asiago 22, ottenuto dal Comune dopo che era stato confiscato al titolare perché legato alla criminalit­à organizzat­a. Diventerà il punto di riferiment­o delle famiglie bassanesi con la supervisio­ne dei Servizi alla Persona e ospiterà il prossimo incontro del ciclo «Il grande Sì», in calendario per il 26 febbraio alle 20.

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