Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Marzotto, cassa integrazione rinnovata per altri tre mesi
VALDAGNO (VICENZA) Cassa integrazione per tutti gli addetti alla produzione, rinnovata per la seconda volta nello stabilimento Marzotto di Valdagno. Nei giorni scorsi la misura – approvata tre mesi fa – è stata prorogata per altre 13 settimane. Ora dalle rappresentanze sindacali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil trapela una certa apprensione: «Non risultano in programma ridimensionamenti, è una misura che segue a una flessione di mercato. Ma rimaniamo vigili». Lo stabilimento valdagnese del brand di abbigliamento, un marchio con quasi 200 anni di storia iniziata proprio in questa parte del Vicentino, conta circa 400 dipendenti di cui tre quarti nell’area produttiva. I numeri negli ultimi anni sono tornati a crescere, come confermano le organizzazioni sindacali. E la cassa integrazione ordinaria approvata per tutti i dipendenti della produzione tre mesi fa è stata la prima di questo tipo dopo anni di assenza di ammortizzatori sociali. Il rinnovo – sul quale l’azienda non rilascia commenti – scatterà da lunedì. «Ne parleremo coi lavoratori la prossima settimana in assemblea. L’idea che ci siamo fatti è che Marzotto, come altre aziende, viva una difficoltà temporanea dovuta a una situazione complicata del suo specifico settore di mercato. È la “recessione tecnica” di cui parla il governo, che ignora che poi tocca a chi è in fabbrica gestire le macerie – dichiara Giuliano Ezzelini Storti, segretario vicentino dei tessili della Cgil – fortunatamente Marzotto è un’azienda seria, anche di recente sono state stabilizzate posizioni a tempo determinato. Comunque, quando ci sono proroghe di cassa integrazione l’attenzione deve diventare massima: vigileremo» avverte il sindacalista. «Nell’incontro con i vertici di Marzotto ci è stato detto che la “frenata” riguarda tutto il gruppo e deriva da più motivi, dal calo del mercato al rincaro delle materie prime – osserva Daniele Zambon della Cisl – c’è un rinnovo dell’ammortizzatore sociale e quindi la situazione va monitorata. La speranza è che subentrino situazioni nuove, ci hanno parlato di prodotti innovativi e fiere promettenti». Per Igor Bonatesta, della Uil, «bisognerà tenere gli occhi aperti: auspichiamo che nel tempo la situazione rientri, del resto anche nei primi tre mesi la cassa integrazione poi è stata usata meno di quanto era stato previsto».