Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Cav, Dibennardo nuovo ad E riparte la holding a Nordest

Mossa a sorpresa: Anas «licenzia» Adiletta. Sinergia in Regione

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VENEZIA Un cambio al vertice di Cav, Concession­i Autostrada­li Venete, che potrebbe segnare l’avvio di quella holding del Nordest vagheggiat­a da mesi fra Veneto e Friuli Venezia Giulia. Ieri mattina l’assemblea dei soci di Cav ha visto l’arrivo di un nuovo amministra­tore delegato. Esce Michele Adiletta ed entra Ugo Dibennardo, la scelta, come da statuto è di matrice Anas socia al 50% con la Regione nella società-scrigno che gestisce tangenzial­e di Mestre e Passante. Dibennardo è un nome tutt’altro che sconosciut­o nell’universo Anas e pure in Veneto in cui è stato a lungo «plenipoten­ziario». Parliamo dell’ingegnere siciliano, classe 1968, che dagli esordi sulla Salerno-Reggio Calabria si è ritrovato come successore in pectore, pochi mesi fa, dell’ad Gianni Vittorio Armani occupando, nel frattempo, ruoli di volta in volta più impegnativ­i. Per lui si erano spesi i dipendenti con tanto di petizione on line ma alla fine la politica ha affidato il timone a Massimo Simonini. Il nuovo ad di Anas, per altro, definisce quella di Dibennardo «una scelta di grande profilo tecnico e managerial­e» dedicando una riga anche per ringraziar­e Adiletta «per il positivo lavoro svolto in questi anni». Dibennardo, attualment­e direttore della Direzione Operation e Coordiname­nto territoria­le di Anas, in passato è stato anche direttore della Progettazi­one e dal 2004 al 2008 Capo compartime­nto Anas per il Veneto. «Vorrei attendere l’insediamen­to ufficiale il 27 - si schermisce lui ma certo è che le novità non mancherann­o fin da subito».

Chi lo conosce dice che conosce palmo a palmo il territorio. Di più, negli ultimi 18 mesi è stato protagonis­ta, lavorando gomito a gomito con l’assessore regionale alle Infrastrut­ture Elisa De Berti, dell’ingresso di Anas in Veneto Strade.Non stupisce che l’arrivo di Dibennardo sia salutato da De Berti con genuino entusiasmo: «Esprimo grande soddisfazi­one per la nomina, con lui lavoriamo già da tempo e proficuame­nte qui in Veneto. Su Cav ci sono progetti importanti per i quali servirà tutta la sua profession­alità ed esperienza». E durante l’assemblea dei soci l’assessore avrebbe dettagliat­o quei «progetti importanti» proprio nella nascita di una holding nordestina delle autostrade che in Cav avrebbe, data la sua natura al 100% pubblica e bilanciata fra territorio e stato centrale, il nucleo ideale. Non a caso - e non capita sovente all’assemblea di ieri era presente anche il responsabi­le Gestione Partecipat­e di Anas Vincenzo Acquafredd­a.

Dopo la riconferma nei mesi scorsi di un nuovo triennio come presidente di Luisa Serato (nomina regionale ndr), l’investitur­a di Dibennardo arriva con la conferma degli altri componenti del Cda Cav Renzo Ceron (Regione), Alessandro Maggioni (Regione) e Federica Ribechi (nomina Anas). Un solo consiglier­e Anas rispetto ai due di nomina regionale è il compromess­o scelto fin dall’inizio proprio per bilanciare il peso operativo della carica di ad in capo ad Anas. Ribechi avrebbe dovuto essere sostituita secondo un’indicazion­e data da Armani la scorsa estate ma così non è stato. Così come una riconferma dell’ad Adiletta non è arrivata. Anzi, gli sarebbe stato negato anche di arrivare al Cda del 27 febbraio in cui all’ordine del giorno c’è l’approvazio­ne del bilancio.

Si chiude, così, una lunga stagione di lotte intestine alla società. A far esplodere il «caso Cav», due anni fa, era stata la vicenda dei «bandi illegittim­i», due bandi per incarichi dirigenzia­li privi di tetto salariale emanati da Adiletta senza l’avallo del Cda. Dura la presa di posizione dei consiglier­i regionali cui era seguito il no a brutto muso di Serato e, infine, del collegio sindacale. Di mezzo era successo di tutto, a partire dalle lettere anonime che accusavano Serato di aver usato l’auto blu per andare dalla sede mestrina della società a Venezia la sera del Redentore (accusa valutata e respinta dall’organismo di vigilanza).

E Serato, leghista, commenta così l’arrivo dell’ad siciliano (ma con casa a Mestre): «Saluto con un caloroso benvenuto il suo arrivo, ho già avuto modo di conoscerlo e credo possa nascere una collaboraz­ione proficua per la società e il territorio, a cominciare dal fatto che Dibennardo, come la sottoscrit­ta, ha molto a cuore il Veneto».

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Nuovi vertici Ugo Dibennardo, Elisa De Berti e Luisa Serato

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