Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Spaccia droga per pagare il dentista maximulta e quasi tre anni di carcere
Arrestato quando ancora era studente, vendeva Lsd e allucinogeni agli amici
BASSANO Dopo l’arresto, con il giudice, si era giustificando dicendo che i francobolli di Lsd che aveva venduto a qualche amico e che aveva pensato di smerciare anche ad altri erano «solo per racimolare i soldi per pagarmi l’apparecchio dei denti». Ma non c’era co munque g i us t i f i ca z i one che gli perdonasse quel quantitativo di droga con cui era stato trovato e che produceva anche in casa. Stupefacente che l’estate scorsa gli è costato l’arresto, ristretto ai domiciliari. E nel frattempo è arrivato anche il conto della giustizia: Alessandro Meneghini, 22enne di Bassano, ieri ha patteggiato davanti al giudice Roberto Venditti due anni, otto mesi e tredici giorni di reclusione e 11.550 euro di multa. Era ancora studente delle superiori quando i carabinieri hanno scoperto la sua fucina domestica illegale. Nel frattempo ha concluso gli studi e ha anche trovato lavoro.
I suoi guai sono iniziati la sera dello scorso 10 luglio, quando era in auto con un amico e fu fermato per un controllo dai carabinieri di Marostica. A tradirlo l’eccessivo nervosismo. Addosso aveva cinque «francobolli» di Lsd e tre involucri con la Dmt (dimetiltriptammina), un altro potente allucinogeno. Poca cosa rispetto a quanto avevano poi scovato i militari nella sua abitazione, che tra cucin a e c a m e r a a ve va f a t to diventare una sorta di laboratorio per la produzione della droga. Quasi seicento (572 per la precisione) i «francobolli» di Lsd trovati nell’armadio che avrebbero reso sul mercato, una volta spacciati al dettaglio, circa seimila euro (dieci euro all’uno). Sotto sequestro e r a no f i ni t i a nche dieci grammi di Dmt, otto funghi allucinogeni, dodici grammi di hashish, tre grammi di marijuana, oltre a sostanze chimiche e vegetali per la sintesi e il potenziamento della Dmt. E ancora barattoli di acidi, solventi (dalla trielina alla soda caustica) e materiale per il confezionamento. Merce, in totale, per circa settemila euro. Un potenziale di centinaia di dosi per lo sballo, da preparare nella cucina di casa, quando i genitori non erano presenti, e nascondere nell’armadio della sua camera da letto, il «magazzino» in cui custodire il tutto. Lì dove i militari sono arrivati, facendo scattare il sequestro. Insomma, un vero e proprio laborat o r i o c h i mi c o c a s a l i n g o . «Avevo comprato tutte le sostanze compresi i francobolli di Lsd in internet, una anche in erboristeria, perché per lo più sono legali – aveva spiegato allora il giovane - e sempre in rete ho imparato come lavorarle, sintetizzarle, anche per farci delle bevande che dessero euforia».