Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
I 40 mila euro bruciati nel forno con lo strudel «Ora mi bersagliano d’insulti su Facebook»
Alberto Vazzoler, classe ‘59, di San Donà di Piave, negli anni Novanta guadagna fama di guru del web grazie a NetFraternity, società che vende pubblicità attraverso un banner che l’utente ospita nel pc in cambio di moneta virtuale. L’esperienza si chiude male e Vazzoler, medico odontoiatra, sviluppa altre attività: raccolta pubblicitaria, immobiliare, riciclo di materiale ferroso. Ora è a processo per associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio di denaro: 46 milioni che per l’accusa avrebbe portato con altri a Dubai e in Svizzera. tributaria della Finanza padovana, che ha sviluppato l’indagine sul presunto «sistema Vazzo», ha citato un Whatsapp intercettato alla compagna del faccendiere: «Ho fatto una cazzata. Ho cucinato lo strudel in forno e ho bruciato 40 mila euro». Silvia Moro, arrestata il 25 maggio
2018, ai domiciliari dopo 19 giorni di carcere che non ha dimenticato, oggi è libera. Resta indagata, non può avere contatti con Vazzoler, ma non ha misure interdittive. Non ha mai parlato in questi mesi. Breve ritratto di sé: «Ho
37 anni, compiuti il 7 aprile. Dopo questa faccenda sono tornata ad abitare coi miei, a San Biagio di Callalta. Ho studiato legge, fino alla triennale...». Domanda d’obbligo: cosa fa? Ha un impiego? «No, e dopo questa faccenda è anche difficile immaginare di trovarne uno. Ho conosciuto Alberto 12 anni fa, avevo 22 anni e studiavo. Alberto - dice pacata - mi manteneva allora e ha continuato a farlo dopo». Lo strudel le ha portato una valanga di «nemici social»: «Sto cercando di fermare una sfilza di insulti gratuiti su Facebook...».
Silvia, dal complesso dei discorsi a voi captati si immagina una casa, la vostra o le vostre, foderata di banconote... Si riconosce nel quadretto?
«No, zero. Tra le varie cose che sono state scritte su di noi, c’è addirittura quella per cui avremmo abbandonato le case ma la servitù sarebbe rimasta... Noi non abbiamo mai avuto alcuna servitù e se tu potessi parlare con le persone che hanno condiviso la vita con noi capiresti che le cose stanno così e non altrimenti. Non ci sono case foderate di banconote, assolutamente».
In alcune intercettazioni
«Sì, lo siamo, a dispetto di chi dice che sono andata a cercarlo per i soldi, a chi sottolinea che ha 23 anni più di me o di quelli che dicono che è brutto... Scriva che io e Alberto siamo insieme, lui ci sarà sempre e aspetterò anche dieci anni se sarà necessario».
Niente strudel però...
«Niente strudel».