Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Città della speranza, maratona per i 25 anni
MONTE DI MALO La mano di un bambino di quattro anni, guarito da un tumore maligno alla retina, consegnerà mercoledì a papa Francesco il testimone che venticinque maratoneti si passeranno nella staffetta in partenza oggi da Padova con arrivo mercoledì in Vaticano. Nel rotolo saranno custoditi messaggi di pazienti in terapia e di persone guarite. Quel bambino, che ha sconfitto un retinoblastoma, è il simbolo della speranza che anima la Fondazione Città della Speranza.
La onlus, che è nata a Malo e che oggi fa sede a Monte di Malo, vuole ricordare con questa manifestazione sportiva e solidale i suoi primi 25 anni, trascorsi nel segno della ricerca scientifica pediatrica.
La corsa, intitolata «staffetta della speranza», si snoderà per 534 chilometri, dall’istituto di ricerca pediatrica di Padova a piazza Papa Pio XII in Vaticano, e vedrà correre personale dell’Arma dei carabinieri e dell’Esercito. Venticinque, in tutto, gli atleti che si passeranno di mano il testimone azzurro che, al termine dell’udienza generale del mercoledì, sarà consegnato al papa.
«La nostra Fondazione è come una maratona, solo che non abbiamo ancora raggiunto il traguardo – ha spiegato il fondatore della onlus, Franco Masello –. La nostra ambizione è che ogni bambino riesca a guarire. Il fatto che siano con noi le istituzioni ci rende orgogliosi, vuol dire che siamo meritevoli di fiducia». Dopo la partenza prevista alle 15 di oggi, ad alternarsi fino a piazza Matteotti a Codigoro (Ferrara) saranno i carabinieri della Legione «Veneto».
Domani, invece, saranno i militari della sezione di atletica leggera del centro sportivo carabinieri di Bologna a succedersi tra il comando di Codigoro e piazza Tre Martiri a Rimini. Da qui a Perugia lo spostamento sarà in auto, poi dal capoluogo umbro il personale dell’Esercito percorrerà altri 141 chilometri, fino a piazza San Lorenzo a Formello (Roma). Gli ultimi trenta chilometri che separano da piazza Papa Pio XII in Vaticano, saranno percorsi da due marescialli del comando generale dell’Arma dei carabinieri di Roma e dal comandante della legione Veneto, il generale di divisione Giuseppe La Gala.