Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Visite guidate (gratuite) e attività didattiche

- Camilla Gargioni

Dallo schizzo su carta al soffio del vetro, in un percorso di incisioni e modellazio­ni: l’arte di Maurice Marinot vede un continuum tra invenzione e creazione. Per approfondi­re le tecniche e il percorso dell’artista protagonis­ta della mostra delle «Stanze del Vetro», la Fondazione Cini mette a disposizio­ne un programma ad hoc di visite guidate gratuite. Le guide accompagna­no i visitatori ogni sabato e domenica alle 17 (alle 12 è invece possibile effettuare la visita in lingua inglese) e durante la settimana solo su appuntamen­to (ad esclusione del mercoledì, con almeno 48 ore di preavviso). Ma non finisce qui: la Fondazione propone un ricco menu di attività didattiche, incontri con maestri vetrai e laboratori per bambini, ragazzi e non solo. Come gli ormai tradiziona­li «SUNglassDA­Ys», incontri pensati appositame­nte per le famiglie, in calendario il 28 aprile e il 19 maggio, alle 16: mentre i genitori godranno della visita, i bambini saranno coinvolti in un tour su misura seguito da attività diverse per ciascuna data.

«Lavoreremo con i bambini partendo da bollicine stampate su carta o tappi– spiega Anna Fornezza, regista del programma didattico alla Cini – ci lasceremo ispirare dalla fantasia che ci suggerisce Marinot».

Altri due «SUNglassDA­Ys»

sono previsti sabato 4 e domenica 5 maggio, sempre alle 16, ma dedicati all’installazi­one nel giardino di fronte alla mostra«Qwalala» di Pae White. Per quest’ultima sono stati pensati pure due laboratori, solo per adulti, il 27 aprile e il 18 maggio alle 15 dal titolo «Qwalala: flussi, trasparenz­e, soglie». «Qui i visitatori avranno la possibilit­à di vivere l’opera, tra suggestion­i ed emozioni, affrontand­o i temi ispirati ad essa» precisa Fornezza. Chi meglio dei maestri vetrai può dare una lettura della mostra di Marinot? Non a caso ci saranno il 3 e il 17 maggio, alle 17.30, gli appuntamen­ti della nuova edizione di «Fuso Fuso!!», che ha già visto protagonis­ta Matteo Seguso.

Obiettivo è coinvolger­e i più giovani, anche se a questi ultimi sono dedicate tutta una serie di iniziative pensate per le scuole. Si parte dai più piccoli, della scuola d’infanzia e primaria, con un percorso che ruota intorno alle bolle e ai colori (per chi ha tra i 5 e i 10 anni), mentre i ragazzi dagli 11 ai 13 anni si soffermera­nno sulle decorazion­i e sui segni dell’artista impressi sul vetro, utilizzand­o gessetti e smalto. Con gli studenti delle scuole superiori si cercherà invece di indagare i primi decenni del Novecento, mettendo a confronto l’opera di Marinot con gli artisti delle avanguardi­e; i ragazzi di quarta e quinta superiore potranno poi integrare il percorso con una breve visita all’archivio del Centro Studi del Vetro, organo di ricerca delle «Stanze del Vetro».

La mostra sarà anche una ghiotta occasione per l’esercizio in lingua, quest’anno spagnola, grazie al progetto CLIL (Content and Language Integrated Learning) «Vetrabolar­io» per rafforzare la comprensio­ne del lessico relativo al vetro. Infine, il 22 giugno durante l’ArtNight ci saranno visite guidate gratuite senza obbligo di prenotazio­ne alle

18, 19.30 e 21 in italiano e in inglese, a cura dei ragazzi del progetto alternanza scuola lavoro. Tutte le attività sono ideate e condotte da Artsystem. Sono gratuite e si prenotano al numero verde 800662477 (dal lunedì al venerdì, ore 1017) o alla mail (artsystem@artsystem.it). Aggiornata di continuo la sezione didattica sul sito www.lestanzede­lvetro.org.

Si parte dai più piccoli, della scuola d’infanzia e primaria, con un percorso che ruota intorno alle bolle

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Formazione Molte le attività dedicate alle scuole

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