Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Vicenza, un punto senza sale
Prestazione opaca dei biancorossi a Ravenna. Solo Giacomelli si salva dal grigiore Colella resta ottimista: «Abbiamo cercato di vincere fino alla fine e qualcosa siamo riusciti a creare»
RAVENNA Sugli spalti, nel settore ospiti, ci sono 350 tifosi. Che si annoiano, mugugnano, che non fanno mancare il proprio apporto, ma che fanno i conti con quello che è e che resta il Vicenza 2018-2019.
Una squadra quasi mai brillante, abulica, senza una vera identità, costantemente alla ricerca di occasioni di fatto senza riuscire a crearne. Anche nel sabato prepasquale di Ravenna, dove arriva un altro 0-0 mediocre e senza squilli, la squadra offre la solita immagine stagionale sbiadita di sé. Poche chance per provare davvero a vincere, tanta buona volontà, ma pochi risultati tangibili. Vero è che di fronte c’era un avversario che quest’anno ha dimostrato di poter dare fastidio alle migliori, ma l’impressione ricavata dalla prestazione di ieri è che la squadra sia quasi rassegnata a una stagione sottotraccia: «Siamo venuti fuori alla distanza – spiega nel post partita Giovanni Colella – anche se, nonostante l’impegno, non siamo riusciti a fare il gol. È un momento che va così, vorresti che la palla andasse a destra e al contrario va a sinistra».
Da salvare, nel grigiore generale, soltanto Giacomelli, l’unico a tentare qualche giocata di livello superiore. Ai playoff ci si arriverà quasi certamente, ma il quadro complessivo sembra tutt’altro che incoraggiante. E neppure la freschezza del giovane Zarpellon, che entra con lo spirito giusto, riesce a spostare le montagne. Ma Colella sul talento di casa tira il freno: «Qualcosa siamo anche riusciti a creare – sottolinea il tecnico biancorosso - ma bisogna fare di più. Non diamo sempre dei meriti esagerati a Zarpellon anche se ha fatto una buona partita, nel secondo tempo abbiamo provato a cambiare, ma purtroppo non siamo riusciti a sfondare. Anche nel primo tempo dal punto di vista dell’intensità siamo stati bravi. Il Ravenna è una buona squadra, concede poco, è organizzata e tosta. È un momento del campionato in cui vincere non è facile per nessuno, abbiamo cercato di farlo fino alla fine e questo è un grande merito, il punticino non ci disturba, le distanze rimangono invariate. Siamo ancora in corsa, ai playoff basta anche qualcosa meno, sono convinto che la vittoria arriverà».
Il taccuino del match rimane desolatamente vuoto: gli unici sussulti arrivano nel primo tempo al 9’ con una punizione dalla tre quarti di Esposito che Grandi blocca senza affanni. E soprattutto al 40’, quando Giacomelli tenta un’accelerazione delle sue sulla fascia sinistra e cerca il tiro al veleno, che però Venturi devia in corner. Neppure nella ripresa il leit-motiv sembra cambiare e pure l’ingresso in campo di Arma si perde nel vuoto. I brividi veri arrivano nel finale di partita, quando il Ravenna cerca inutilmente la zampata vincente. Colella prova a correggere in corsa e l’ingresso di Zarpellon qualche fiammata la regala: l’azione personale a 11 minuti dalla fine è pregevole, il centrocampista tenta il tiro e la palla finisce in corner. Il bilancio, ancora una volta, non porta con sé la svolta cercata. Il pari non va disprezzato, ma per il salto di qualità ci vuole altro.