Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Il sovranismo europeo e quello nazionale, le divisioni con il Carroccio: «Solo quello a FI è un voto utile al cambiamento»
ché il centrodestra è l’unica coalizione capace di vincere e di tirare fuori l’Italia dal disastro nel quale la sta conducendo la pessima esperienza di governo gialloverde. Con la Lega collaboriamo da sempre, governiamo insieme regioni e città importanti, anche proprio nel Nordest, ma non siamo mai stati lo stesso partito. La Lega di Salvini rappresenta una visione e una cultura diversa dalla nostra, occupa un’altra area politica. Noi, e solo noi, siamo il baluardo del cattolicesimo democratico e liberale, dei valori dell’Occidente, della società aperta, delle migliori tradizioni politiche del nostro Paese».
Lo stallo sulle infrastrutture e sull’autonomia, unito a misure come il Decreto Dignità e il Reddito di cittadinanza, hanno destato molto
malumore negli imprenditori veneti, che pur tuttavia continuano a votare Lega, quasi fosse l’unica alternativa. Come se lo spiega?
«Non sono così sicuro che il mondo produttivo del Veneto continui a guardare alla Lega con fiducia. Io anzi continuo a raccogliere da parte di molti colleghi imprenditori, ma anche da associazioni di commercianti, artigiani, agricoltori, liberi professionisti, sindacati di lavoratori espressioni di disagio, di delusione, di sconcerto di fronte a un governo che non ha rispettato neanche uno degli impegni elettorali del centrodestra. Di fatto Salvini, in cambio delle mani relativamente libere in materia di immigrazione, ha delegato la politica economica, fiscale, sulle infrastrutture, sulla giustizia, ai Cinque Stelle.