Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
La banda dei bancomat non si ferma esplosione all’alba e fuga col bottino
Il colpo con il gas in viale San Lazzaro, danni anche alle auto parcheggiate
VICENZA La banda dei bancomat sta imperversando da mesi nella provincia vicentina. Gli assalti si stanno intensificando.
In meno di due settimane è stato preso di mira lo stesso istituto di credito, il Banco Bpm. A Torri di Quartesolo, dove la filiale era già stata razziata a fine febbraio, e a Vicenza. Ieri all’alba. E solo alle prime ore di giovedì era stato tentato il colpo a un altro sportello del capoluogo, a poca distanza, in via Fermi. Una sequenza che sembra non conoscere fine, opera probabilmente di più batterie di criminali, specializzate nell’agire con l’esplosivo o con il gas.
L’ultimo colpo, riuscito, appunto ieri alle 5, ai danni del Banco Bpm di viale San Lazzaro. I ladri che sono fuggiti con un bottino (non ancora quantificato visto che le casseforti sono implose) hanno lasciato dietro di loro una scia di danni. Ingenti. Pare di migliaia di euro. Alla filiale ma anche alle auto che erano parcheggiate davanti l’istituto di credito. A quanto ricostruito finora dalla polizia intervenuta per i rilievi i criminali hanno sfondato con una mazza una vetrata laterale poi hanno insufflato il gas acetilene nella cassa automatica, facendola esplodere. Cassa che è stata proiettata quasi sulla strada tanto è stata la potenza della deflagrazione. Ma dei ladri e del bottino all’arrivo della vigilanza privata e della pattuglia delle volanti non c’era più alcuna traccia. E non è escluso che gli autori siano gli stessi che all’alba di sabato 11 maggio, poco prima delle 5, hanno tentato di appropriarsi dei contanti dello sportello bancomat, sempre del Banco Bpm, a Torri di Quartesolo, nella centrale via Roma. Sfondata la vetrata con un’Audi di grossa cilindrata, quella con cui sono fuggiti, i ladri hanno caricato la cassa automatica di gas acetilene per farla esplodere ma sono stati messi in fuga dall’arrivo delle guardie giurate.
A fine febbraio il colpo con l’esplosivo ai danni della stessa filiale della Banca Popolare di Verona, lungo via Roma, era andato a segno: dopo la deflagrazione i ladri erano fuggiti con circa cinquantamila euro. Solo all’alba di giovedì un altro colpo, ma non riuscito, alla filiale di Banca Intesa di via Fermi a Vicenza, poco distante da quella assaltata ieri mattina. Nel corso della notte tra mercoledì e giovedì infatti i criminali avevano tentato di scassinare lo sportello ma non ci sono riusciti così, armati di piede di porco, si sono accaniti sulla porta di ingresso. Tentando di aprirla ma anche qui non ne sono stati in grado e sono fuggiti. Lasciando il segno del passaggio, con non pochi danni per quanto la cassa fosse rimasta intatta. E già in questo weekend la banda dei bancomat potrebbe tornare in azione.
Febbraio La stessa banca, ma a Torri, era stata presa di mira anche mesi fa: potrebbe essere la stessa banda