Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Carroccio leader anche a Vicenza Rucco: in giunta equilibri intatti

In città il Pd recupera. Il record delle preferenze al partito di Salvini è di Foza

- Gian Maria Collicelli

VICENZA Una partita stra-vinta in provincia, con punte che sfiorano l’80 per cento dei consensi, e un banco meno florido in città, dove il partito del vicepremie­r Matteo Salvini si «ferma» a quota 38 per cento. Ma che la Lega sia la grande vincitrice del voto per le elezioni europee registrato nel Vicentino è fuori discussion­e. Eppure il voto delle elezioni europee di domenica consegna anche il sorpasso di Fratelli d’Italia su Forza Italia, il crollo del Movimento cinque stelle (sceso sotto l’8 per cento) e il Pd che sfiora il 29 per cento in città.

I numeri, comunque, premiano la Lega: per l’ex-Carroccio hanno votato più di un elettore su due dei 470 mila votanti della provincia (con un’affluenza al 66,28 per cento): a scrutini completati la Lega è il primo partito con il

52,66 per cento dei consensi, in crescita rispetto al 35,21 per cento delle elezioni politiche di un anno fa e con un bacino di 240 mila voti. In molti Comuni la Lega supera quota 60 per cento, a Bassano segna una quota mai vista con il

45,96 per cento e a Foza il record della tornata, con il 79,08 per cento dei consensi. Al secondo posto giunge il partito democratic­o (18,18 per cento), che scalza il M5S, crollato dal 23,43 per cento dello scorso anno al 7,90 per cento dei voti. Ma quella dei grillini non è l’unica débacle: l’esito negativo dalle urne arriva anche a Forza Italia, che in provincia scende al 5,30 per cento, dimezzando il numero dei voti del 2018 (da 48 mila preferenze di un anno fa a 24 mila) e vittima del sorpasso da parte di Fratelli d’Italia, che diventa la quarta forza politica nel Vicentino con il 6,87 per cento dei consensi.

Stesso ordine di arrivo, ma con numeri diversi, nel capoluogo. Dove ad arginare il trionfo della Lega c’è l’effetto delle candidatur­e europee dei dem vicentini Achille Variati e Alessandra Moretti. A dirlo è lo stesso segretario cittadino della Lega, Matteo Celebron: «Credo che la loro presenza abbia portato molti voti al centrosini­stra – afferma – ma questo nulla toglie al gran risultato della Lega». Anche nella città del Palladio, infatti, il partito di Salvini è la prima forza con il 38,47 per cento dei voti, seguito dal Pd al

28,29 per cento, in crescita rispetto al 16,62 per cento dei consensi del 2018. Si conferma il crollo del M5S, (8,56 per cento), con 4 mila voti contro i

36 mila conquistat­i nel 2018, mentre Fratelli d’Italia al 6,20 per cento supera Forza Italia, ferma al 6,01 per cento (era al

10,34 per cento un anno fa), seguita solo da Europa verde e

«+ Europa» (entrambe al 4,17 per cento). Il sorpasso di Fratelli d’Italia su Forza Italia non toccherà la Giunta guidata dal sindaco, Francesco Rucco («È un voto politico e non incide sull’amministra­zione – afferma – ma sono contento della performanc­e elettorale del centrodest­ra»), e mentre la Lega cittadina già chiede conto del voto («Ora ci attendiamo risposte concrete su Tav e autonomia») il Pd guarda il bicchiere mezzo pieno: «Il risultato di Vicenza è in linea con quello di capoluoghi di provincia – dichiara la segretaria provincial­e, Chiara Luisetto – ma le candidatur­e vicentine, come quella di Achille Variati, hanno consentito di recuperare molti voti».

«Le candidatur­e vicentine hanno consentito di recuperare molti voti»

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Il sindaco Francesco Rucco
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Pd provincial­e Il segretario Chiara Luisetto
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Lega Vicenza Il segretario Matteo Celebron

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