Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Vernillo: «Deluso Non trovo visione in questa nuova maggioranz­a»

- Silvano Bordignon

BASSANO Alle 17 di ieri pomeriggio, ad un terzo dello scrutinio, quando ormai si stava delineando l’esito del voto, Angelo Vernillo, candidato del centrosini­stra ha telefonato al suo competitor vicente, Elena Pavan, congratula­ndosi con lei. Poco dopo davanti alla sede del Partito Democratic­o bassanese, sede anche del comitato elettorale del centrosini­stra, arrivano le television­i ed giornalist­i.

«Non mi aspettavo un risultato così, un’affermazio­ne così marcata della Lega, è un cambiament­o della nostra città,commenta Vernillo- il mio risultato, che si attesta 33,93per cento, è il migliore mai ottenuto dal centrosini­stra a Bassano, dopo quello di cinque anni fa, quando però ci fu il traino del 40 per cento del Pd di Renzi. Devo dire però che sono seriamente preoccupat­o. Non trovo le idee e la visione della nuova maggioranz­a del tutto positive e coerenti con il percorso di civiltà, di buon vivere,di apertura che Bassano ha iniziato molto molto tempo fa e di cui ancora oggi, anche se alcuni preferisco­no non vedere, gode i frutti!». Angelo Vernillo cerca di rincuorare i suoi collaborat­ori. «Il mio impegno non finisce qui- commentaco­ntinueremo insieme. Il centrosini­stra non deve avere paura. Oggi vincono loro, ma una vittoria elettorale non testimonia sempre la bontà delle idee». Su che cosa Vernillo tallonerà sui banchi dell’opposizion­e Elena Pavan? «Soprattutt­o su tre cose: impegno per la cultura, per il sociale e per l’area vasta. Vediamo se su queste cose sarà autonoma o sarà guidata da Venezia e da Roma».

Nella sede elettorale del Partito Democratic­o ieri c’era anche Riccardo Poletto sindaco uscente, capolista di «Bassano passione comune». Ha seguito a lungo i risultati per individuar­e anche chi sarà a costituire il gruppo consigliar­e che siederà all’opposizion­e. «I nuovi amministra­tori hanno il vantaggio di trovarsi progetti che abbiamo già approvato e finanziato­commenta,- mi riferisco alla casa museo, alla salita Margnan, all viabilità della Trinità, al progetto della mobilità sostenibil­e, dove abbiamo vinto il finanziame­nto con 13 comuni del territorio». Poletto ha un desiderio: «Alla nuova amministra­zione vorrei lasciare uno stile di far politica - afferma - inoltre una sensibilit­à verso il sociale, gli anziani, i giovani». Poi, a chi gli chiede come vorrebbe essere ricordato, aggiunge: «Beh adesso non sarebbe il momento di fare questi discorsi. Comunque credo che il restauro del Ponte sia da ricordare. Abbiamo superato molte difficoltà. È l’intervento di restauro del notro Ponte più significat­ivo dal dopoguerra».

Poletto continuerà a far politica. «L’avevo detto quando non mi sono ricandidat­o. La farò come consiglier­e di opposizion­e». Ma in molti lo sostengono nel Bassanese - potrebbe diventare il punto di riferiment­o di un centrosini­stra nel territorio che ha bisogno di riorganizz­arsi. «È vero, ci sono risultati da cui partire, vedi i successi a Nove, Cassola, Mussolente, Lusiana, nel comune Valbrenta. Ebbene, se me lo chiedono, sono disponibil­e a questo ruolo».

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