Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Una manciata di preferenze divide Burtini da Acerbi La sfida finale il 9 giugno

- Gian Maria Collicelli

to leghista per il Comune abbia votato diversamen­te: «Del resto Orsi è civico per modo di dire: è sostenuto da Forza Italia, che ha i propri candidati nelle sue liste». Il pentastell­ato VALDAGNO Una partita (quasi) in parità e il nuovo sindaco da scegliere il 9 giugno.

La sfida per conquistar­e la poltrona di primo cittadino di Valdagno è rimandata al secondo turno, unica realtà del Vicentino a finire al ballottagg­io. L’esito del voto che domenica ha chiamato a votare quasi 15mila valdagnesi per le elezioni amministra­tive con un’affluenza del 64,97 per cento degli elettori, si è concluso con la vittoria di misura del candidato di centrodest­ra Alessandro Burtini (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e la lista civica «#Burtini sindaco»), che però non ha ottenuto un consenso sufficient­e per diventare sindaco al primo turno. Il candidato 33enne insegnante di Disegno tecnico ha conquistat­o infatti il 45,9 per cento dei voti attestando­si dunque sotto alla soglia del 50 per cento (più 1) dei consensi necessari a potersi già vestire della fascia tricolore.

Al candidato di centrodest­ra non è bastato il traino della Lega, che da sola alle elezioni europee ha conquistat­o il 49,52 per cento dei voti, segnando di fatto un record storico per il partito di Matteo Salvini a Valdagno. Ma nella scheda elettorale per la scelta del primo cittadino i valdagnesi non hanno replicato, in toto, il voto per le Europee e hanno scelto anche liste e simboli diversi. Molti di loro hanno optato per il sindaco uscente, Giancarlo Acerbi, 60 anni e già vicepresid­ente della Provincia, candidato del centrosini­stra sostenuto dal Pd e dalle civiche «Scegli Valdagno», «Valdagno guarda avanti» e «Autonomia del Veneto»: il suo invece, per Burtini, che per i prossimi 15 giorni di campagna elettorale punterà tutto sulla novità: «Il risultato ottenuto al primo turno è comunque positivo, anche perché ci siamo presentati fin da subito come alternativ­a all’attuale amministra­zione e non era una partita facile».

Rimangono esclusi dalla sfida finale, i due candidati usciti sconfitti dalle urne e cioè Francesca Vitetta e Giuseppe Ciambrone: la prima, sostenuta dalla civica «Nuova Valdagno», ha ottenuto il 5,63 per cento dei voti, mentre Ciambrone, candidato con la civica «Valdagno in movimento» ma espression­e dei Cinque Stelle – che ha negato l’utilizzo del simbolo a scopo elettorale – si è fermato al 3,32 per cento.

Questi ultimi non saranno della partita per il voto definitivo del 9 giugno prossimo, nel quale però potranno fungere da ago della bilancia: «Il tentativo di vedere se c’è comunità d’intenti ci sarà - osserva Burtini - perché vogliamo essere alternativ­i all’amministra­zione attuale».

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d’Italia, Forza Italia Valdagno, Valdagno avanti Partita da due Dal ballottagg­io uscirà il nome di chi guiderà il Comune di Valdagno
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Autonomia Veneto, Pd, Scegli

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