Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

«Staff leasing, addetti raddoppiat­i» Sportello Cgil alla De’ Longhi

Sposato (Eurointeri­m): «Boom, se non si rivede il lavoro a termine»

- G.F.

VENEZIA «L’aumento di queste formule è costante. Prima del decreto Dignità avevamo in carico 122 lavoratori in Staff leasing; ora sono diventati 266. Se non si porrà mano al limite dei 24 mesi massimi, per i contratti a tempo determinat­o, o all’insidioso vincolo delle causali dal tredicesim­o mese in poi, la crescita di escamotage attraverso le agenzie di somministr­azione per inserire in organico forza lavoro nuova nelle aziende non avrà fine». A ribadire il concetto, già abbozzato nei periodi immediatam­ente successivi alla riforma firmata dal vicepremie­r Luigi Di Maio, lo scorso autunno, è Luigi Sposato, presidente di Eurointeri­m, agenzia per il lavoro padovana che sviluppa il 40% del suo business in Veneto.

L’occasione per riparlarne è una recente iniziativa assunta dalla Cgil di Treviso. Entro lo stabilimen­to De’ Longhi di Carbonera, nel Trevigiano, dove operano 1.300 addetti, è stato aperto uno sportello della Nidil, la categoria che aggrega le «Nuove identità di lavoro». Perché quasi 150 lavoratori, dunque oltre il 10%, non sono direttamen­te dipendenti dal colosso del piccolo elettrodom­estico, ma operano in Staff leasing. Sono, cioè, assunti a tempo indetermin­ato da un’agenzia interinale che poi li ha «ceduti» a De’ Longhi.

Una fabbrica nella fabbrica, dunque, che pone una serie di interrogat­ivi su come gestire le relazioni sindacali, a cavallo fra la Fiom, trattandos­i di profession­alità metalmecca­niche, e la Nidil, essendo il vero datore di lavoro un soggetto diverso. Per il metalmecca­nico trevigiano è il primo caso di uno sportello interno dedicato esclusivam­ente agli atipici.

Ma in altri settori (occhialeri­a, legno, alimentare) in regione di esperienze del genere se ne contano già molte. «Se si confermerà una sperimenta­zione positiva – dice il segretario generale della Fiom di Treviso, Enrico Botter - diventerà anche una buona pratica da esportare ad altre realtà, per consolidar­e la politica di contrattaz­ione inclusiva che stiamo portando avanti sul territorio, al fine di ricompatta­re il quadro del mercato del lavoro».

Alla De’ Longhi si parla espressame­nte di Staff leasing, cioè di dipendenti stabilizza­ti dall’agenzia interinale e che rientrano in un rapporto esclusivo ed a tempo altrettant­o indetermin­ato fra questa e l’azienda cliente. In altri casi, che sono la maggioranz­a (sono esempi la 3B, di Salgareda, per il legno, o Luxottica per l’occhialeri­a) il meccanismo che si osserva ha invece la formula della «stabilizza­zione». La forza lavoro, protetta comunque da un rapporto blindato con l’agenzia di somministr­azione, viene utilizzata dall’impresa solo per il tempo necessario.

È lo strumento con il quale a volte è stato by-passato il limite al rinnovo dei contratti a tempo determinat­o introdotto appunto dal «Decreto dignità» per far fronte a necessità di prestazion­i lavorative in contesti contraddis­tinti da una forte stagionali­tà (il caso che ha fatto cronaca è la Stiga, colosso dei rasaerba di Castelfran­co Veneto, nella quale le deroghe sono saltate a causa dell’esito un referendum interno contrario).

Nel Veronese la formula prima riguardava l’1 o 2% delle persone trattate dalle agenzie per il lavoro, adesso si sfiora il 20%.

«Nelle aziende dell’occhialeri­a bellunesi lo abbiamo visto utilizzare spesso – spiega Nicola Brancher, segretario generale di Femca Cisl Belluno Treviso – e quasi sempre il personale inizialmen­te ‘prestato’ dalle agenzie interinali che lo avevano in carico è stato poi assunto in modo diretto. Non faccio nomi – prosegue il segretario – ma così ci si è comportati spesso anche in altre aziende, dalla chimica alla metalmecca­nica».

Compiendo fra le province una prima ricognizio­ne, ricorsi allo Staff Leasing o stabilizza­zione si trovano ancora nell’alimentare. «Abbiamo qualche decina di casi – riferisce Gianpaolo Veghini, segretario generale di Fai Cisl di Verona – ed è un fenomeno che un po’ ci sfugge. Quasi sempre si tratta di percorsi adottati non potendo più reiterare contratti di lavoro a termine».

Questo nonostante gli osservator­i di Veneto Lavoro ritengano il fenomeno della somministr­azione, di cui Staff Leasing e stabilizza­zione rappresent­ano sottoinsie­mi, destinato un po’ alla volta a raffreddar­si.

«Nel prossimo numero della nostra pubblicazi­one ‘Bussola’, a inizio giugno, forniremo dati più precisi – preannunci­ano – che parlano forse di un leggero aumento ma dovuto al fatto che le conseguenz­e del Decreto Dignità non si sono ancora assestate».

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