Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Vicenza, sfida a sei per la panchina la prima scelta resta Di Carlo Murgita: «Sarebbe una certezza»
La società continua consultazioni e sondaggi per arrivare al nuovo allenatore Il tecnico del Chievo in pole: ma è dura. In lizza pure Gregucci, Longo e Zanetti
In via Schio proseguono le consultazioni e i sondaggi per arrivare a scegliere il tecnico che sostituirà sulla panchina biancorossa Giovanni Colella.
Quella entrante potrebbe essere la settimana giusta per definire l’identikit del nuovo allenatore, ma al momento la dirigenza berica sta ancora lavorando su varie piste e nessun profilo sembra essere in procinto di mettere il classico nero su bianco. Non lo è nemmeno Mimmo Di Carlo che senza dubbio è l’allenatore che metterebbe tutti d’accordo in quanto è il primo della lista del direttore sportivo Magalini. Tra l’altro è amatissimo dalla tifoseria e la sua carriera non ha certo bisogno di presentazioni. Di Carlo però attende di parlare con il presidente del Chievo Verona, Luca Campedelli, per capire se ci sono le condizioni per restare in gialloblù e tentare la pronta risalita in serie A. Di Carlo ha offerte importanti anche da altre società di serie B e, per quanto riguarda la proposta del L.R. Vicenza, è facilmente intuibile che sarà fondamentale la forza della squadra che la società di via Schio gli potrebbe affidare perché è evidente che per l’indiscusso valore del tecnico e per il grande legame con il pubblico biancorosso. Di Carlo deve avere a disposizione un gruppo che abbia le potenzialità per vincere subito. La conoscenza maturata con il ds Magalini ai tempi di Mantova potrebbe essere un elemento importante per convincere il tecnico ad intraprendere e a sposare il progetto della società biancorossa. Quel Mantova con Magalini ds e Di Carlo allenatore, aveva come secondo Roberto Murgita, un altro ex amatissimo a Vicenza.
«A Mantova sono arrivato in serie B nella stagione in cui c’erano Juventus, Napoli e Genoa e noi sfiorammo i play off — spiega Murgita —. È stata un’annata bellissima in cui ci siamo tolti la soddisfazione di battere la Juventus e di giocare alla pari con tutti. Merito di tutti, ma ricordo con particolare piacere il ds Magalini, professionista competente ed esemplare, un uomo che sa di calcio ma che è anche una persona dalle qualità umane non comuni». Inutile provare a chiedere a Murgita se Di Carlo verrà a Vicenza perché l’ex numero 9 biancorosso non si espone. «È un po’ che non sento Mimmo e di conseguenza non posso sbilanciarmi — osserva Murgita —. Di sicuro se Di Carlo scegliesse di venire a Vicenza sarebbe una scelta di primissimo piano per il valore del tecnico e per il legame e il senso di responsabilità che lui ha con la piazza. Chiaro che sarebbe una scelta molto sensata perché darebbe ampie garanzie, ma non so casa deciderà di fare Mimmo e quali saranno i motivi che lo spingeranno a prendere una decisione piuttosto che un’altra. Quello che posso dire è che con Magalini e Di Carlo a Vicenza ci sarebbero le basi per impostare una stagione importante». Nell’idea della dirigenza vicentina Di Carlo è in pole position, ma non mancano le alternative. In primis Paolo Zanetti che dovrà però liberarsi dal Sudtirol, Alessandro Dal Canto impegnato nelle semifinali play off con l’Arezzo, Bruno Tedino e Angelo Gregucci. Inoltre c’è da registrare anche un colloquio con Moreno Longo, tecnico che è sotto contratto con il Frosinone dove è stato esonerato nel dicembre scorso. Longo ha incontrato sabato scorso a Brescia il direttore generale Paolo Bedin e Magalini.