Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

I fiumi calano ma torna l’allerta maltempo

Oggi un altro peggiorame­nto, timori specie per la pedemontan­a. In nottata nuovo vertice del Centro Operativo

- Gianmaria Collicelli

VICENZA Scende il livello di rischio, che segna un’allerta arancione (ovvero stato di pre-allarme) per il territorio vicentino, ma non si placa il maltempo, che anche nella giornata di oggi si farà sentire, in modo particolar­e in provincia e nella fascia pedemontan­a. Ed è per questo che l’attenzione rimane alta, specie da parte delle istituzion­i, che nella notte hanno riunito nuovamente gli enti di controllo, ovvero a livello cittadino il Coc (Centro operativo comunale) e sul fronte provincial­e il Ccs (Centro di coordiname­nto soccorsi).

Sui monitor delle sale d’emergenza scorrono le informazio­ni sul livello dei fiumi, tutti osservati speciali: secondo i dati del centro funzionale decentrato della protezione civile regionale, che ha diramato lo stato di «Preallarme» per il bacino che riguarda il Vicentino, il Bacchiglio­ne a Vicenza dovrebbe arrivare a un colmo di piena di 3,54 metri alle 12 di oggi, anche se le previsioni potrebbero pure essere ritoccate all’insù con lo scorrere delle ore. Tutto dipenderà da quanto pioverà nella fascia della pedemontan­a e dell’Altovicent­ino, dove fino al pomeriggio di oggi sono previsti temporali localizzat­i (anche intensi) e dove già venerdì, nella prima giornata di passione per il maltempo, si sono concentrat­e la maggior parte delle piogge. L’acqua caduta nell’area di Posina e Laghi ha ingrossato il fiume Tesina, che ancora ieri pomeriggio si manteneva al di sopra dei livelli di guardia. E anche per questo le criticità, nella notte tra venerdì e sabato, si sono riversate in modo particolar­e sulle zone del Basso Vicentino: a Longare è rimasto chiuso per una notte il ponte di Debba (riaperto poi alle 13 di ieri) perché il Bacchiglio­ne, che proprio in quella zona riceve il flusso del Tesina, aveva raggiunto i 5,30 metri di altezza e in qualche punto l’acqua aveva invaso i campi in quell’area. Chiusi, nelle prime ore di ieri, anche i panconi della pista ciclabile Casarotto in Riviera Berica, dove il fiume si restringe. Per il resto non sono state segnalate esondazion­i, solo piccoli allagament­i dovuti alla difficoltà da parte della rete di caditoie cittadine di smaltire la grande quantità d’acqua piovuta anche sul capoluogo nella giornata di venerdì. Ma ieri il maltempo ha concesso una tregua e in città è spuntato persino il sole, almeno per mezza giornata. Questo ha consentito ai fiumi di tornare a livello pre-allerta e, dunque, alla tensione di scemare per qualche ora.

Alle 16 il Coc si è riunito nella sede di Aim in contra’ San Biagio dove il sindaco di Vicenza, Francesco Rucco, ha deciso di monitorare l’andamento delle previsioni con un vertice ristretto previsto in nottata. In quelle stesse ore si riunirà anche il Centro di coordiname­nto in prefettura, per fare il punto sulla situazione in provincia in vista della nuova, ennesima, giornata con gli occhi puntati sui fiumi.

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Al lavoro Il Centro Operativo Comunale di Vicenza, che sta monitorand­o la situazione in città

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