Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Migliaia in corteo per la sanità altovicent­ina «Liste d’attesa infinite e assenza di personale, la Regione sta smantellan­do i nostri servizi»

- di Andrea Alba

SCHIO Un corteo lungo un chilometro nel nome della «sanità pubblica». È stata un’invasione pacifica della zona industrial­e di Schio quella che, ieri pomeriggio, ha visto migliaia di cittadini muoversi in corteo fino all’ospedale di Santorso. All’iniziativa, promossa dalla lista di minoranza Coalizione Civica Schio, hanno aderito circa un centinaio di altre civiche e partiti, associazio­ni e sindacati della provincia.

«Questa è la manifestaz­ione di un intero territorio contro la Regione e contro Luca Zaia» dichiara il consiglier­e comunale di Coalizione Civica Schio Carlo Cunegato.

Annunciato da settimane, il serpentone è partito dal palazzetto Palaromare alle 14.30: sotto la sorveglian­za di polizia locale, carabinier­i e polizia di Stato, i manifestan­ti «armati» di striscioni hanno percorso circa quattro chilometri. Al di là dei numeri - cinquemila partecipan­ti secondo gli organizzat­ori, un terzo per le forze dell’ordine - è di rilievo l’elenco di realtà e associazio­ni partecipan­ti, ognuno con un’unica bandiera: dalla civica che amministra Schio Noi Cittadini con il sindaco Valter Orsi senza fascia - al Pd e al Movimento 5 Stelle, presenti con esponenti regionali, da formazioni prettament­e di sinistra come la stessa Coalizione Civica a Forza Italia e a movimenti come il Fronte Sovranista Italiano, fino a Cgil, Cisl, Uil e Usb.

Presenti anche vari sindaci altovicent­ini, tutti senza fascia tricolore: tra gli altri Giovanni Casarotto (Thiene), Franco Balzi (Santorso), Luca Cortese (Sarcedo).

A riunire forze tanto diverse è la preoccupaz­ione per il futuro dei servizi sanitari nell’Usl 7: all’azienda sanitaria alto vicentina-bassanese si imputano tempi lunghi nelle prenotazio­ni di visite in varie specialità, forti carenze di personale medico (a partire dal Pronto Soccorso), in qualche caso assenza di risposte. «Con questo evento ci rivolgiamo direttamen­te alla Regione Veneto - osserva Daniele Dalla Costa, segretario democratic­o scledense -, un’iniziativa forte per dire ai vertici regionali che i servizi sanitari qui iniziano a non funzionare al punto che la gente sempre più spesso ricorre all’operatore privato. È inaccettab­ile, la sanità deve essere pubblica e accessibil­e a tutti».

Cunegato sottolinea «il carattere trasversal­e» dell’evento andato in scena ieri pomeriggio a Schio, «noi abbiamo innescato la scintilla ma la manifestaz­ione è stata il frutto di un lavoro collettivo. Non finisce qui, da oggi in poi lavoreremo a un comitato che porti avanti queste istanze».

Giunti all’ospedale, sugli scalini dell’ingresso i promotori hanno spiegato ai presenti le motivazion­i della protesta, partendo dalla «cancellazi­one dei due ospedali di Schio e Thiene nel 2012 che non ha prodotto gli effetti sperati. Tutto l’opposto: per pagare il project e i privati da allora nella sanità altovicent­ina si è tagliato su tutto e soprattutt­o sul personale. Ormai tra reparti che rischiano il collasso, liste di attesa vergognose e promesse di venire richiamati che poi non vengono mantenute, all’ospedale c’è perfino chi invita i pazienti a rivolgersi al privato. A fine luglio di quest’anno mancavano 65 medici su un organico di 234 è stata la denuncia degli organizzat­ori -. È vero che la carenza di medici è un problema nazionale, ma Santorso soffre più che altrove: mancano gli investimen­ti». Ed ora si attende una reazione da parte dei vertici regionali.

” Cunegato Reparti al collasso, tempi vergognosi per una visita: a Luca Zaia vogliamo dire basta

” Dalla Costa Sempre più gente costretta a rivolgersi ai privati: una situazione vergognosa

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I manifestan­ti, fra cui i sindaci della zona, di fronte all’ospedale di Santorso (Parisotto)
Il presidio I manifestan­ti, fra cui i sindaci della zona, di fronte all’ospedale di Santorso (Parisotto)

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