Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Ottocento in graduatoria per le poche case popolari E quasi la metà è da solo
VICENZA (g.m.c.) Poco meno di ottocento famiglie in graduatoria, di cui (quasi) una su due composta da una sola persona. Ma tutti in lista per ottenere un alloggio di edilizia popolare, anche se in molti casi l’attesa sarà vana.
Il Comune ha approvato la graduatoria definitiva relativa al bando per l’alloggi di edilizia residenziale pubblica. Il bando era scaduto a luglio e solo dopo le verifiche di rito è stato possibile arrivare all’approvazione, che precede la pubblicazione della graduatoria, prevista entro la fine della settimana. Sono state 800 le domande arrivate a Palazzo Trissino e di queste ne sono state scartate 35 «inammissibili». Dunque alla fine sono
rimaste 765 famiglie titolari di un posto in graduatoria, di cui 252 nuclei extracomunitari con permesso di soggiorno. L’età media per i richiedenti è di 48 anni e 347 famiglie - cioè circa una su due - è composta da una sola persona.
Tutti attendono l’assegnazione di una casa popolare, ma i numeri sono impietosi: lo scorso anno tra Comune e Ater (Agenzia territoriale per l’edilizia residenziale), che insieme gestiscono 2.710 abitazioni di edilizia residenziale, sono stati assegnati 50 alloggi. «Quest’anno - dichiara il vicesindaco Matteo Tosetto abbiamo in mente un progetto per mappare in modo più preciso la residenza pubblica in città, che evidenzi sia la localizzazione degli alloggi che l’età media del nucleo e la sua composizione».
Una manciata di unità Rispetto alle centinaia di richieste nel 2019 sono stati assegnati appena 50 alloggi