Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
La pungente ironia dell’opposizione: sindaco sotto scacco
VICENZA Si presentano con una scacchiera e il significato simbolico è chiaro: «Il sindaco è in stato messo sotto scacco da un partito della sua stessa maggioranza, è ora che si dimetta». Le opposizioni in consiglio comunale alzano il tono del dibattito attorno ai cambi di casacca degli ultimi giorni. Al centro ci sono le mosse di Andrea Pellizzari e Patrizia Barbieri, che da Lega e civica «Idea Vicenza-Rucco sindaco» sono confluiti nel gruppo di Fratelli d’Italia, ora a forza 5 componenti e pertanto decisivo per le sorti della maggioranza. «La favola del sindaco civico è finita da un pezzo – dichiara Raffaele Colombara (Quartieri al centro) – e l’unico a non averlo capito è lo stesso primo cittadino (Francesco Rucco, Ndr). In questo momento l’amministrazione non ha una guida e un sindaco che si rispetti avrebbe alzato la voce invece di piagnucolare ai piani alti dei partiti». Parole dure arrivano anche dalla capogruppo Pd Isabella Sala: «Il sindaco è ostaggio di Berlato (Sergio, coordinatore regionale Fratelli d’Italia, ndr), la situazione è ormai fuori controllo e lo stesso primo cittadino non potrà più svolgere il suo ruolo in autonomia. Questa amministrazione ha gettato la maschera, non ha nulla di civico. Il sindaco ne tragga le conseguenze e si dimetta».
Per suffragare la stessa tesi ecco i numeri di Leonardo Nicolai, portavoce di Coalizione civica: «Un anno e mezzo fa la maggioranza era composta da undici consiglieri civici e nove di partito, ora i rapporti sono di sette civici e tredici esponenti di partiti. Questo basta a dimostrare che il progetto civico è fallito». Per il gruppo consiliare «Da adesso in poi» interviene l’ex-assessore Filippo Zanetti, che parla di “degrado in maggioranza”: «Si grida tanto al degrado a Campo Marzo ma la vera situazione problematica è dentro Palazzo Trissino – afferma Zanetti – e il risultato principale è un totale immobilismo dell’amministrazione. Dal punto di vista politico, poi, non ci sono più punti di riferimento, è tutto saltato». Infine la nota istituzionale di Giovanni Rolando (Pd): «Vicenza sta subendo un gravissimo danno politico dovuto al fatto che una forza politica che non ha il diritto di stare in consiglio come Fratelli d’Italia tiene in ostaggio la maggioranza. È una cosa inaudita».