Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Parco della Lessinia Costa: «Sbagliato ridurre i vincoli»
VERONA «Mi preoccupa l’idea che in Lessinia si debba diminuire la tutela della biodiversità attraverso una riduzione del parco. Oggi come non mai bisogna andare nella direzione opposta». Sulla questione della ridefinizione del parco regionale arriva il primo intervento politico fuori dai confini del Veneto. È del ministro dell’Ambiente Sergio Costa che ha deciso di fare un’operazione di «moral suasion», dato che la decisione è (e rimarrà) in mano a Palazzo Ferro Fini. Il ministro 5S vede nell’operazione, che porta la firma di tre consiglieri veronesi di area leghista e di centro destra un pericoloso passo indietro.
«L’Italia - fa sapere in una nota diffusa ieri - deve diventare un unico Paese parco». Infine ricorda il decreto «clima», che ha introdotto le Zone economiche ambientali con agevolazioni e vantaggi fiscali per i Comuni che ricadono nelle aree parco. «Con nuovi progetti green si implementerà l’imprenditoria — è la conclusione del ministro — e si combatterà lo spopolamento dei territori». Un’affermazione non casuale dato che gran parte del dibattito sul Parco riguarda le difficoltà
” D’Incà Proposta regionale preoccupante, faremo il possibile per salvare il Parco
delle imprese agricole e di allevamento. A Costa fa eco il «collega» bellunese Federico D’Incà, ministro per i Rapporti con il Parlamento. «La proposta di legge sulla modifica della superficie del Parco della Lessinia — afferma — è preoccupante. Restringere un’area protetta di circa il 20 % sarebbe del tutto inopportuno e rappresenterebbe il primo caso in Europa. Faremo il possibile affinché questo patrimonio rimanga intatto». La mobilitazione dei ministri 5s «nazionalizza» la questione in vista di una settimana cruciale per il destino del Parco. Il fronte degli allevatori e dei residenti che ha portato al «taglio» (tecnicamente una riduzione dei vincoli sul 17% del territorio, prevalentemente i vaj, che resterebbe, a livello ufficiale, parco regionale) aveva già avuto da ridire, in passato sulle prese di posizione del ministro sulla fauna selvatica, in particolare il lupo. Domenica mattina, con partenza dalla Conca dei Parpari, la «passeggiata — manifestazione» dei contrari alle modifiche (tra cui le cento associazioni che per prime hanno protestato).
” Costa L’Italia deve diventare un unico grande Parco. Con il green nuove occasioni