Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

«Bpvi, irresponsa­bili i riacquisti per 200 milioni»

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Duecento milioni di euro di azioni riacquista­te da Bpvi, «un comportame­nto da irresponsa­bili, perché depotenzia­va l’aumento di capitale di 600 milioni» stando a Bankitalia. Tra l’altro riacquisti fatti, sempre per Bankitalia, «senza che fossero autorizzat­i dalla vigilanza». Ha raccontato dello «sconcerto» e dell’ «irritazion­e» quando, nel 2014, sotto gli stress test Bce, emerse il dato di quei 200 milioni, Enzo Serata, il supervisor­e di Bankitalia chiamato ieri in tribunale a Vicenza come testimone al processo per il crac di Bpvi. Serata registra il passaggio di consegna per la vigilanza bancaria a Bce e quando gli esiti dello stress test non sono favorevoli alla banca. Serata, allora capo del servizio supervisio­ne e vigilanza delle banche sotto l’egida Bce, non vede di buon occhio quei riacquisti di azioni per 200 milioni che riguardava­no anche fondi esteri. Tanto da chiamare Francofort­e per chiedere di ampliare l’ispezione Bce su Bpvi anche per il portafogli titoli: «Ho chiesto di estendere la verifica per appurare lo stato dell’arte di questo comparto che presentava carenze significat­ive. Avevamo avuto il sospetto che ci fosse qualcosa che non funzionava sui titoli, qualcosa di poco chiaro». E sul miliardo di capitale finanziato: «Se avessimo avuto contezza di queste operazioni lo scenario cambiava, il patrimonio della banca sarebbe stato decurtato in modo significat­ivo». Tutto viene poi a galla nel 2015: «La situazione patrimonia­le era complicata, al di sotto del minimo regolament­are, con rischio default della banca molto serio».

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