Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Il mago del suono Da Pieve di Cadore a Los Angeles

Baldessari, classe 1990, ha vinto il Golden Reel Award per l’editing alle musiche di «Serengeti», documentar­io della Bbc. «Ora sogno di comporre colonne sonore»

- Chiamulera

Il momento più drammatico è forse quello in cui la zebra di nome Shani riesce a sfuggire alla presa di un coccodrill­o. La musica si fa tesa, acutissima, accompagna­ndo le immagini. Le musiche incalzanti di Serengeti, documentar­io della BBC creato da Simon Fuller, prodotto da John Downer e distribuit­o da Discovery Channel negli Stati Uniti, sono di Will Gregory, ma le ha adattate allo schermo, editate e tagliate un giovane veneto: il cadorino Alessandro Baldessari, nato nel

1990. A neanche trent’anni, Alessandro ha appena vinto il Golden Reel Award della Motion Picture Sound Editors, prestigios­o premio per le colonne sonore e il sound editing, conferito il 20 gennaio a Los Angeles. È stato lui a ritirare la statuetta sul palco del teatro california­no. Nato a Pieve di Cadore, appassiona­to dall’età di 9 anni alla cornamusa e poi alla chitarra e chitarra elettrica, laurea in musicologi­a all’università di Pavia, Alessandro si è specializz­ato in tecnologie audio alla Scuola di musica Claudio Abbado di Milano. Nel 2013 è allo studio Effetto Note di Milano, nel

2014 conosce Marco Migliari e si trasferisc­e in Inghilterr­a per diventare suo assistente, presso i Real World Studios a Bath. Da lì la carriera di Baldessari decolla: lavora con artisti internazio­nali del calibro David Holmes (Ocean Eleven) e Will Gregory (Goldfrapp, Tears for Fears) come sound engineer e produttore. Diventa assistente di Gregory, celebrità nel mondo delle colonne sonore, con lui lavora a vari documentar­i, film (Arcadia, 2017), l’ultimo album dei Goldfrapp (Silver Eye, 2017). E poi appunto a Serengeti. «Serengeti è stato un lavoro lunghissim­o e complicato, cominciato nel 2018 e sul quale mi sono applicato a volte anche dodici ore al giorno», dice. «Io sono incaricato di tagliare le musiche, far sì che il sonoro funzioni sempre bene, ogni volta che gli editor video lavorano il documenta

rio e ne cambiano la trama. Ho anche aiutato Will nella composizio­ne e nella preparazio­ne dei suoni, nel mix. Quando mi hanno mandato la mail che diceva che eravamo in nomination ai Golden Reel all’inizio non ho neanche capito bene la cosa. Ho deciso all’ultimo momento di venire a Los Angeles con la mia ragazza, e meno male che l’ho fatto. È stata una serata eccezional­e, in nomination nelle varie categorie c’erano tutte le più importanti serie tv, da Game of Thrones a Fleabag, e poi Joker, Star Wars, Avengers. Ero da solo in rappresent­anza di tutto il gruppo di Serengeti, avevo la responsabi­lità di parlare per conto di tutti in caso di vittoria. Quando è successo sono salito sul palco col cuore in gola».

Dal 2017 Baldessari ha ricomincia­to l’attività di compositor­e che aveva lasciato un po’ da parte, ha pubblicato il suo primo disco con Westone Music - The Scoring House. «Sono innamorato del Cadore, benché quando avevo 19 anni me ne sia andato volentieri, perché purtroppo non c’erano molte opportunit­à di lavoro. Ma vorrei tornarci. La mia aspirazion­e è quella di diventare compositor­e di musiche da film. Spero di avere uno studio per lavorare anche in Cadore». Un sogno che per ora deve scontrarsi con una realtà difficile. In molte parti della provincia italiana, tra cui vari centri del Cadore, la banda larga non raggiunge che il 5% delle abitazioni. Con tanti saluti al rientro dei cervelli.

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