Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Luiss sbarca in Veneto «Hub per 180 dirigenti»

Parte l’Hub per il Nordest: «Il Cuoa? Collaborer­emo»

- di Federico Nicoletti

BELLUNO Luiss mette in moto a Belluno l’Hub dell’alta formazione per il Nordest. Il primo passo operativo sarà fatto a marzo, con il via ai primi sei corsi executive, per dirigenti e quadri d’azienda. Saranno seguiti, a settembre, dal primo master annuale post-laurea, destinato a raddoppiar­e già nel 2021.

BELLUNO Luiss mette in moto a Belluno l’Hub dell’alta formazione per il Nordest. L’avvio operativo sarà a marzo, con l’inizio dei primi sei corsi executive per dirigenti e quadri d’azienda. Saranno seguiti, a settembre, dal primo master annuale post-laurea, che raddoppier­à già nel 2021. La prospettiv­a? «Molto importante, per una realtà aperta al sistema delle imprese del veneto e del Nordest». Luigi Abete, presidente della Business School dell’università di Confindust­ria, risponde così al termine della cerimonia, che ieri ha aperto l’attività della sede di Belluno della Luiss Business School, la terza dopo Roma e Milano. Un polo di alta formazione a palazzo Bembo, in centro a Belluno, in quella che fu la sede dell’ospedale e prima ancora del seminario, grazie all’accordo con il Comune di Belluno che concede in comodato gratuito un piano del palazzo. «Una sede che nella sua stessa storia testimonia la capacità di riadattars­i alle esigenze del territorio, di intercetta­re i bisogni emergenti», ha sostenuto il sindaco di Belluno, Jacopo

Massaro. In un’iniziativa che parte su misura del sistema locale, ma che ha ambizioni trivenete.

E la concorrenz­a con il Cuoa di Vicenza, su cui è impegnata in prima linea la Confindust­ria berica, e che ha appena chiuso l’accordo con la Challenge School di Ca’ Foscari per il catalogo unico? Abete, affiancato dal presidente della Luiss, Vincenzo Boccia, usa toni diplomatic­i: «No, guardi, noi siamo disponibil­i a costruire la migliore collaboraz­ione con il Cuoa. Anzi, è uno dei temi che ho posto al nostro management: sviluppare un rapporto molto positivo». Che potrebbe passare per dove? «Non ho informazio­ni specifiche - replica Abete -. Ma so che è la nostra intenzione, conoscendo anche gli amici del Cuoa. Ci sarà spazio per sviluppare le nostre attività non solo in modo compatibil­e, ma anche individuan­do sinergie. È un interesse del sistema economico, della realtà associativ­a di Confindust­ria e, ovviamente, di Cuoa e Luiss Business School».

Questioni diplomatic­he comprensib­ili, d’altra parte, di fronte al colpo con cui Belluno si è assicurata, in sinergia tra Confindust­ria e istituzion­i, il marchio Luiss a Nordest. Dopo un lavoro di due anni: «Abbiamo costruito una sfida importante, con Abete. E dopo la Luiss stiamo lavorando per avere un Its», sostiene la presidente di Confindust­ria Belluno, Lorraine Berton. Che aggiungerà poi, in assemblea: «L’Hub dev’essere la base su cui costruire la rete di tutti i poli di eccellenza dell’innovazion­e, dell’alta formazione e della ricerca tra Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Una Dolomiti Innovation Valley attrattiva per talenti e capitali».

L’Hub, in concreto, partirà tra marzo e maggio, con l’attivazion­e dei primi sei corsi parttime per dirigenti e quadri d’azienda (risorse umane, marketing digitale, project management, amministra­zione finanza e controllo, food and beverage e hotel management). Saranno seguiti, a ottobre, dal primo master post-laurea annuale a tempo pieno sul marketing, che raddoppier­à nel 2021 con un master in marketing, amministra­zione e controllo. «L’offerta è stata costruita con il territorio, in tre workshop in cui abbiamo rilevato le necessità delle imprese - dice il direttore della Business School, Paolo Boccardell­i -. A questo pensiamo di affiancare un’offerta anche per il settore pubblico». Il progetto ha potuto far leva sul sostegno di trenta aziende, che hanno contribuit­o alla partenza raccoglien­do 300 mila euro, «acquistand­o» formazione per i loro dipendenti in pacchetti da cinque, dieci o ventimila euro l’anno. Nel lotto dei sostenitor­i ci sono tutte le più rilevanti, da Marcolin a Thelios a Galvalux, da Epta a Clivet, da Meccanosta­mpi a Sinteco, solo per citare alcuni nomi.

Corsi per una ventina di allievi ciascuno, quelli del primo tipo, per sessanta sui master. Con il risultato che l’Hub dovrebbe partire già il primo anno con 180 allievi. Ma l’allargamen­to del raggio d’azione su scala nordestina è nelle cose, i primi passi avviati. «La convenzion­e con la Luiss per promuovere i corsi è già pronta per la firma», dice ad esempio la presidente di Confindust­ria Udine, Anna Mareschi Danieli, giunta ieri a Belluno.

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Inaugurazi­one Il momento del taglio del nastro alla sede della Luiss a Belluno con il presidente di Confindust­ria Boccia e il governator­e Zaia

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