Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Shoah in classe Arrivano legge e fondi
Il centrodestra spinge percorsi di memoria a scuola
VENEZIA Di tutti gli interventi in aula il più significativo, probabilmente, è stato quello di Massimo Giorgetti (Più Italia/ Amo il Veneto) che ha scandito: «Non rinnego nulla del mio passato politico di Destra, ma su questi temi non ci possono essere reticenze, la tragedia della Shoah deve essere condannata senza se e senza ma».
E tanto dà la misura della legge approvata ieri a Palazzo Ferro Fini all’unanimità e con tanto di applauso finale bipartisan. Si tratta della prima legge regionale in Italia dedicata alla memoria della Shoah. Il relatore in aula Alberto Villanova (Lista Zaia) ha spiegato come la legge si occuperà delle «vicende storiche che hanno portato alla tragedia della Shoah, una sistematica eliminazione, pianificata e`industrializzata´ di civili europei» e ha ricordato «l’importanza di preservare dall’oblio un patrimonio di memoria dell’Europa intera che ognuno di noi deve conoscere per spezzare quel crescendo d’odio chiamato antisemitismo e che, purtroppo, continua a diffondersi nella nostra società».
Nelle stesse ore arrivava la notizia del volantino firmato «SS Vicenza» che inneggiava alla riapertura dei forni affisso nella sede del Pd. L’aria a Palazzo Ferro Fini, al contrario, era di piena armonia fra maggioranza e opposizione. Da Belluno il governatore Luca Zaia diceva: «È vomitevole pensare che ci sia ancora qualcuno che coltiva e accarezza l’idea negazionista rispetto a quella che è stata la Shoah. I morti sono tutti uguali ma il genocidio degli ebrei è una cosa che è stata terribile». Zaia ha sottolineato come le notizie «di attacchi alle sinagoghe e alle scuole ebraiche, così come i messaggi antisemiti negazionisti che vengono veicolati sulla rete, che interessa di più ai giovani non ci fanno presagire un bel momento storico». E, ancora, «Come istituzione abbiamo il dovere - ha concluso Zaia - di reagire alla recrudescenza di attacchi alle sinagoghe e alle scuole ebraiche, di messaggi antisemiti, di negazionismi, atti intimidatori e violenti che rischiano di contagiare soprattutto i più giovani».
E proprio ai giovani si rivolge principalmente la legge regionale finanziata con centomila euro l’anno a sostegno delle iniziative più svariate, dalle borse di studio per le tesi ai concorsi studenteschi passando per incontri in aula con esperti e reduci dai lager e viaggi educativi nei campi di concentramento. Plauso, si diceva, anche dai banchi dell’opposizione.
Per Piero Ruzzante (LeU) «la legge ha la peculiarità di pensare percorsi condivisi che coinvolgono la storia dei territori, del nazismo, del fascismo, della Shoah». E l’assessore alla Cultura Cristiano Corazzari ha spiegato come si stiano muovendo già i primi passi concreti per attuare la nuova legge: «La Giunta Regionale si impegnerà a dare concretezza a questa legge, al ricordo e alla memoria. In tal senso, abbiamo già deliberato una intesa con la Fondazione Giorgio Perlasca».
In più, è passata all’unanimità, la risoluzione presentata da Patrizia Bartelle (IIC) con cui «l’assemblea regionale esprime piena adesione alle motivazioni che sottendono alla mozione approvata dal Senato il 30 ottobre 2019 per l’istituzione di una Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza». A quella votazione il centrodestra, a Roma, aveva disertato l’aula.
Giornata particolarmente proficua per la consigliera Bartelle che ha visto approvare anche un’altra sua iniziativa: un menu vegetariano sempre disponibile negli ospedali veneti.
” Villanova (LZ) Dobbiamo preservare dall’oblio la memoria della Shoah
” Bartelle (IIC)
La storia ci insegna il rischio di ripetere gli stessi errori